L’Australia è stata sempre una delle mete preferite dagli immigrati italiani nel corso degli ultimi anni. Infatti, molti nostri connazionali sono stati attirati dalle vaste terre di questo Paese e da un’economia fortemente in crescita. Ma ci sono anche delle ragioni storiche e culturali che hanno fatto in modo che in Australia si costituisse nel corso del tempo un’ampia comunità italiana. Qual è stato l’impatto di questa migrazione massiccia per l’Italia e per l’Australia?
Il contesto storico di riferimento
Una comunità italiana in Australia è costituita dai lavoratori che sfruttano la possibilità di inserirsi in settori specializzati. Ma ci sono anche molte persone che scelgono di andare in questo Paese per studiare, grazie alle tante opportunità di formazione proposte da istituzioni di qualità.
Infatti, la già numerosa comunità italiana ha continuato a crescere negli anni, non solo per via degli studenti che in virtù delle opportunità di studio in Australia (il sito ufficiale di Lae Educazione Internazionale le descrive a tutto tondo) hanno scelto di sviluppare qui il loro percorso formativo e vi si sono poi stabiliti definitivamente, ma anche per effetto dei tanti giovani che vi si sono trasferiti per lavorare.
La migrazione italiana nei confronti dell’Australia ha radici molto profonde nel tempo, visto che è iniziata nel periodo dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il nostro Paese, dopo la devastazione della guerra, affrontava una situazione economica molto precaria. Per questo, molti italiani cercavano delle opportunità all’estero. Contemporaneamente l’Australia voleva che gli immigrati contribuissero attivamente nell’aumentare la sua forza lavoro e la sua popolazione. Sono proprio questi incontri di necessità differenti che hanno creato un flusso migratorio da non trascurare.
L’introduzione di precise politiche di immigrazione
Nel corso degli anni ’50 e ’60 il governo australiano ha introdotto delle precise politiche di immigrazione. Si trattava di condizioni più aperte che hanno incoraggiato l’arrivo di europei, tra cui molti nostri connazionali. Molti hanno visto proprio nell’Australia una destinazione facilmente accessibile per tentare di costruirsi una vita migliore.
Le caratteristiche della comunità italiana attuale
Tutto ciò ha portato al costituirsi di una significativa comunità italiana in Australia, che ha delle caratteristiche molto importanti. Infatti, non è solo rilevante dal punto di vista quantitativo, ma anche piuttosto influente. In questo senso, non si deve trascurare il fatto che gli italiani abbiano contribuito in maniera imponente al formarsi di un certo tipo di cultura, di gastronomia, di arte e di commercio. Ci sono alcuni quartieri, come, per esempio, Leichhardt a Sydney e Carlton a Melbourne, che sono famosi proprio per essere sede di una vivace cultura italiana.
L’impatto della comunità italiana a livello economico
Gli italiani che hanno scelto l’Australia come destinazione di vita non hanno apportato contributi soltanto dal punto di vista culturale, ma hanno avuto una certa importanza anche nel contribuire alla crescita dell’economia australiana.
Ci sono stati molti italiani che hanno iniziato a lavorare come operai, diventando poi imprenditori di successo. Ci sono settori lavorativi che hanno avuto nuovo impulso grazie alla presenza di nostri connazionali, come, per esempio, il commercio al dettaglio, l’agricoltura e l’edilizia.
L’impatto sui giovani
In particolare, un ruolo fondamentale è stato svolto dai giovani, coloro che si possono definire italo-australiani. Questi ultimi hanno avuto delle opportunità molto importanti, fra le quali, per esempio, non bisogna dimenticare il ruolo del bilinguismo, che ha portato loro ad avere dei vantaggi educativi e professionali.
La capacità di parlare sia in italiano che in inglese ha aperto a questi giovani molte possibilità in ambiti internazionali, rafforzando anche i legami culturali e commerciali tra il nostro Paese e l’Australia. Le scuole e le istituzioni culturali italiane in Australia svolgono un ruolo essenziale nel mantenere viva la lingua e la cultura italiana, mettendo a disposizione dei giovani corsi di lingua, storia e arte, in modo che le nuove generazioni possano mantenere vive le loro radici. È come se si fosse creato un vero e proprio ponte culturale di incontro e di scambio.