Non solo le morti sul lavoro, anche le vittime della strada aumentano. Rispetto al 2020, in Italia, c’è stata una preoccupante strage silenziosa dei pedoni.
Italia, la strage “silenziosa” dei pedoni
I preoccupanti dati arrivano dall’osservatorio Asaps, associazione amici polizia stradale, che segnala un aumento (rispetto allo scorso anno) delle morti dei pedoni coinvolti in incidenti stradali. Sono morti, infatti, in Italia 271 pedoni (75 donne e 196 uomini) e parliamo comunque di numeri non precisi.
All’interno del “rapporto” curato dall’associazione non sono inserite le vittime che hanno perso la vita in ospedale diversi giorni dopo l’avvenuto incidente mortale. L’Asaps stima che, quindi, la cifra prima riportata dovrebbe essere di almeno il 30% più grande.
Anni a confronto
Espandendo la nostra analisi dei numeri possiamo parlare di un numero in crescita rispetto allo scorso anno ma in netto ribasso se andiamo a guardare gli anni precedenti. La motivazione di questa riduzione nel biennio 2020-2021 è solo una: il Covid. La pandemia ed il conseguente lockdown ha, ovviamente, limitato gli spostamenti sia degli automobilisti e motociclisti ma anche dei pedoni.
La strada, però, da fare è ancora lunga visto che siamo partiti dal 2002 che è considerato l’anno nero dei pedoni con le sue 1200 morti. Da quell’anno in poi fu introdotta la patente a punti che anno dopo anno portò ad una riduzione delle vittime: dai 612 morti del 2018 ai 534 del 2019.
Il 2020, complice la pandemia, ha portato ad un crollo del numero delle vittime (204) con una media di circa 20 vittime al mese mentre il 2021 appena concluso ha visto la media alzarsi intorno alle 22 vittime al mese con un totale di 271 pedoni morti. Insomma, al primo anno con più libertà di circolazione il numero è aumentato. Bisogna fare molto di più.
Il commento dell’Aspas
“Il tema della sicurezza stradale – spiega Giordano Biserni, presidente Asaps – è un tema perso per strada proprio dalla politica che nell’anno appena chiuso non ha voluto introdurre sanzioni più pesanti ad esempio verso chi usa il cellulare alla guida. Quante vite si potevano salvare? Un incidente ogni 5 è provocato dalla distrazione, lo confermano le tante casistiche e ricostruzioni dei sinistri. Lanciamo poi nuovamente l’allarme sulla “pirateria stradale”. Quasi 50 corpi sono stati lasciati morire sulle strade italiane con la fuga dell’investitore. 4 famiglie al mese hanno pianto un cadavere abbandonato lungo il ciglio della strada, con una crudeltà disumana.
Lo diciamo da anni che siamo tutti pedoni e vedere che i dati tornano a salire nonostante la pandemia ci preoccupa molto. E dovrebbe preoccupare anche tutti i membri del Parlamento a cui lanciamo l’ennesimo appello, perché subito dopo la nomina del Presidente della Repubblica, ci sia un provvedimento straordinario che preveda sanzioni e modifiche al Codice della Strada”.