La giornata di ieri, 26 aprile, ha visto il passaggio di quasi tutte le regioni in zona gialla e segnato per l’Italia intera la ripartenza dopo lunghi mesi di restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria. Eccezion fatta per il coprifuoco, che resta valido dalle 22 alle 5, sono molte le novità che vivremo nelle prossime settimane, dalla scuola al tempo libero pur restando in vigore il sistema di zone e colori per le regioni d’Italia. Saranno possibili gli spostamenti tra regioni e andare allo stadio. Vediamo nel dettaglio cosa sarà consentito fare fascia per fascia.
La ripartenza dell’Italia in zona gialla
Le regioni attualmente in zona gialla sono: Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania. Per gli abitanti di queste regioni le novità riguardano:
- scuola: gli studenti tornano in aula in proporzioni che vanno dal 75% al 100%;
- spostamenti tra regioni: gli spostamenti tra regioni gialle sono liberi anche nel caso in cui il tragitto comporti l’attraversamento di regioni arancioni o rosse;
- visite private: fino al 15 giugno si potranno ospitare fino a 4 persone con minori di età anche superiore ai 14 anni;
- bar e ristoranti: possono effettuare servizio ai tavoli a pranzo e a cena purché all’aperto; al tavolo possono sedere al massimo 4 persone, numero destinato ad aumentare in caso di conviventi. Dal 1° giugno potranno riaprire anche i bar e i ristoranti al chiuso dalle 5 alle 18. I bar possono servire anche al banco purché sia provvisto di spazi all’aperto;
- seconde case: è possibile raggiungere le seconde case;
- sport: riparte lo sport anche a squadre e di contatto purché all’aperto. Dal 15 maggio riaprono le piscine all’aperto e dal 1° giugno le palestre;
- cinema e teatri: riaprono cinema, teatri e sale per concerti sia al chiuso che all’aperto. I posti dovranno essere distanziati e preassegnati per una capienza massima di 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto.
Zona arancione: cosa è consentito fare
Restano in zona arancione le regioni: Valle d’Aosta, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Le regole per loro riguardano:
- scuola: didattica in presenza per studenti di ogni ordine e grado dal 75% al 100%;
- spostamenti tra regioni: in attesa che venga definito il pass vaccinale, per gli spostamenti da e verso regioni arancioni, sarà indispensabile esibire una documentazione attestante l’avvenuta guarigione dal Covid (non oltre sei mesi), l’avvenuta vaccinazione (con seconda dose entro i sei mesi precedenti), l’esito negativo di un test rapido o molecolare effettuato entro 48 ore precedenti la partenza. La regola vale anche per i minori a partire dai due anni;
- visite private: si può far visita ad amici o parenti nella misura di 4 persone accompagnate da minori anche di età superiore ai 14 anni;
- bar e ristoranti: restano chiusi al pubblico con la possibilità di effettuare asporto e consegna a domicilio;
- seconde case: è possibile raggiungere le seconde case. In questo caso non è indispensabile esibire nessun certificato di guarigione dal Covid;
- sport: è possibile svolgere attività sportiva all’aperto anche in gruppo purché sia rispettata la distanza di almeno 2 metri. La regola della distanza decade in caso di accompagnatori di minori o di persone non autosufficienti. Se si volge attività fisica all’interno di circoli non è possibile utilizzare gli spogliatoi.
Zona rossa: le regole da osservare:
L’unica regione attualmente ancora in zona rossa è la Sardegna. Per lei valgono le regole già note eccetto piccole novità:
- scuola: tornano in classe anche gli studenti delle superiori con una percentuale massima del 75%;
- spostamenti tra regioni: valgono le stesse regole previste per la zona arancione;
- visite private: nelle regioni in zona rossa sono vietate;
- seconde case: è possibile raggiungere le seconde case anche se in zona rossa. In questa circostanza non occorre munirsi di certificazione attestante la guarigione dal Covid;
- sport: non è possibile praticare sport di squadra o di contatto né frequentare circoli sportivi. E’ possibile solo svolgere attività fisica all’aperto in forma individuale.
L’allentamento delle restrizioni imposte finora è stato accolto con grande entusiasmo dalle persone che già nel weekend precedente hanno affollato le strade dei centri cittadini, i parchi pubblici. E’ chiaro che in mancanza di restrizioni, si tende a trascorrere del tempo all’aperto anche considerando che all’aria aperta le possibilità di contagio scendono. Al tempo stesso la domanda che sorge è: quanto gioverà a questa fase della pandemia un atteggiamento da “tana liberi tutti?”