L’Italia “saluta” il Green Pass. Dal 1 Maggio, infatti, il certificato verde viene ridimensionato ed il suo uso limitato. Finisce così una sorta di storia del Green Pass che ha caratterizzato il nostro paese, l’Italia, per un anno intero tra proteste e polemiche.
Green Pass, cos’è cambiato dal 1 Maggio?
Nuove regole per il certificato verde che viene ridimensionato dalla nuova ordinanza del ministero della Salute. Addio al Green pass per l’accesso al luogo di lavoro ma non solo. Infatti, l’eliminazione riguarda anche:
- bar e ristoranti anche al chiuso
- mense e catering continuativo
- cinema, teatri ed eventi sportivi
- concorsi pubblici
- mezzi di trasporto
Insomma, il Green Pass sta per salutarci dopo un anno da protagonista. Sia nel bene che nel male, sia nell’accoglienza calorosa che nelle numerose proteste di piazza contro il Certificato Verde. Il Green Pass, ultimo “baluardo” di un biennio che gli italiani vogliono salutare il più presto possibile.
Italia, la storia del Green Pass: la nascita
La data di nascita del Green Pass è quella del 17 Giugno 2021. Dopo che l’Unione Europea aveva approvato la creazione del certificato verde, il governo Draghi “ufficializza” anche per l’Italia l’uso di questo “documento” per poter tornare ad una “embrionale” libertà.
Nascita che viene accolta, in realtà, in un clima molto diviso. C’è chi accoglie favorevolmente i certificato e chi, invece, non lo accetta nella maniera più assoluta. Proprio in quel momento “storico” in particolare si concentrano le forti proteste No Vax e No Green Pass. Manifestazioni su manifestazioni di cui ricorderemo quella di Roma e quella del porto di Trieste.
Oltre le proteste si aggiungono le critiche alla privacy. Insomma, il Green Pass in Italia è mai stato amato ma la sua introduzione portò gli italiani ad una prima forma di libertà soprattutto in un periodo di ondate Covid molto difficili da fronteggiare.
Il Super Green Pass
Nonostante la contrarietà e le resistenze di parta dell’opinione pubblica, il certificato verde è diventato anzi ancora più stringente, con l’introduzione a partire dal 6 dicembre scorso del Green pass rafforzato o Super green pass. Veniva in questo modo fatta una distinzione tra chi era vaccinato (o guarito) rispetto a coloro che erano semplicemente negativi al tampone, escludendo questi ultimi da alcune attività. Quante e quali sono cambiate nel corso dei mesi, sia per quanto riguarda le differenze tra i due certificati sia per la richiesta o meno del Green pass, di qualsiasi livello.
La fine
Arriviamo, così, al 1 Maggio ovvero la data che segna la parola fine (in parte) al Green Pass. Finisce dopo un anno e diversi mesi la vita del certificato verde che potremmo definire come “triste”. Tante proteste, tante polemiche per un documento che ha tentato di ridare uno sprazzo di normalità all’Italia in piena crisi Covid.