Si è tenuto a Seoul, presso l’Hanyang University, il primo simposio bilaterale Corea-Italia sui materiali bidimensionali ‘Beyond Graphene‘.
Il grafene, isolato per la prima volta nel 2004 da Geim e Novoselov, ha avuto un notevole impatto sulla ricerca scientifica. Tuttavia, per molte applicazioni il grafene offre soluzioni difficilmente percorribili. Recentemente, sono apparsi numerosi altri materiali bidimensionali (Beyond Graphene) che presentano proprietà elettroniche, di trasporto e meccaniche più funzionali ad applicazioni tecnologiche rispetto al grafene.
La Repubblica di Corea è leader a livello mondiale, assieme alla Cina, per i brevetti sui materiali bidimensionali. Tuttavia, anche l’Italia ha ottenuto numerosi successi scientifici in questa tematica di ricerca. Nelle ultime settimane, sono stati pubblicati i primi lavori in collaborazione tra Italia e Corea sui materiali ‘Beyond Graphene’.
Lo scopo del simposio è stato quello di rafforzare le sinergie italo-coreane già esistenti e creare nuove collaborazioni interdisciplinari. In questo contesto, sono state individuate alcune tematiche di comune interesse sulle quali concentrare i futuri progetti di ricerca. In particolare, nel simposio sono stati trattati i vari aspetti della scienza e della tecnologia dei nuovi materiali bidimensionali e sono state discusse le loro potenziali applicazioni in nanoelettronica, tecnologia delle membrane, catalisi e nanomeccanica.
La delegazione italiana, formata da sette ricercatori di varie istituzioni (Università della Calabria, Scuola Normale Superiore, Cnr, Iit, Università di Padova) si è incontrata con la delegazione coreana, costituita da rappresentanti delle migliori istituzioni coreane (Università Sungkyunkwan e Hanyang ed, inoltre, il Korea Advanced Institute of Science & Technology).
Nel discorso di apertura Marco della Seta, Ambasciatore italiano in Corea, ha messo in evidenza i successi della cooperazione scientifica italo-coreana sui materiali bidimensionali.
Il simposio è stato organizzato dal Consigliere scientifico dell’Ambasciata italiana a Seoul, Francesco Canganella, con la collaborazione di Enrico Drioli (Itm-Cnr, Università della Calabria e Hanyang University), diHo Bum Park (Hanyang University) e di Antonio Politano (Università della Calabria).
La delegazione italiana ha partecipato anche all’incontro mensile dell’Italy-Korea Science Club, in cui si è discusso delle prospettive applicative della radiazione Terahertz in svariati ambiti (sicurezza, controllo di qualità dell’aria e degli alimenti, diagnosi precoce di carie e tumori sottocutanei, beni culturali) con il contributo di Miriam Serena Vitiello, di Scuola Normale Superiore e dell’Istituto nanoscienze del Cnr di Pisa.
L’incontro è stato caratterizzato da interessanti discussioni sulle singole presentazioni e da ipotesi di collaborazione tra le istituzioni partecipanti.
L’organizzazione da parte dell’Hanyang University e dell’Ambasciata d’Italia a Seoul in tutti i suoi vari momenti è stata particolarmente efficace. Si ringraziano anche il Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria ed il Dipartimento di scienze fisiche e tecnologie della materia del Cnr per il loro supporto, anche finanziario, alla manifestazione.