Una legge che tutela la biodiversità agraria e alimentare: approvato in via definitiva dalla Camera dei Deputati qualche giorno fa, il provvedimento rappresenta un passo importante, che rende più forte un comparto che vale diversi miliardi di euro e decine di migliaia di posti di lavoro. Per questo, le associazioni delle imprese agricole hanno accolto applaudendo la notizia mettendo in fila il lungo elenco di diversità alimentari italiane.
Cosa cambia con questo provvedimento, considerando che i prodotti certificati hanno già un sistema di tutela? L’istituzione del Sistema nazionale della biodiversità agraria e alimentare prevede 4 strumenti operativi:
1. Anagrafe della biodiversità, dove saranno indicate le risorse genetiche a rischio di estinzione;
2. Comitato permanente, che garantirà il coordinamento delle azioni tra i diversi livelli di governo;
3. Rete nazionale, che si occuperà di preservare le risorse genetiche locali;
4. Portale nazionale, composto da un sistema di banche dati contenenti le risorse genetiche presenti su tutto il territorio italiano.
Inoltre la nuova legge stabilisce la creazione di un Fondo di tutela per sostenere le azioni degli agricoltori e degli allevatori in difesa proprio della biodiversità, che dovrebbe avere una dotazione di almeno mezzo milione di euro all’anno, l’avvio di un Piano nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo, all’interno del piano triennale di attività del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) interventi per la ricerca sulla biodiversità agraria e alimentare, sulle tecniche necessarie per favorirla, tutelarla e svilupparla. “L’approvazione all’unanimità della legge – ha dichiarato il Ministro Martina – conferma l’importanza cruciale dell’agricoltura per un Paese come il nostro, che vanta un patrimonio unico per biodiversità che dobbiamo salvaguardare e promuovere in tutta la sua specificità. La norma sottolinea il ruolo primario e insostituibile dei nostri agricoltori nel presidiare e conservare il territorio. Una funzione che trova nella bellezza dei nostri paesaggi, plasmati negli anni dall’attività agricola, una testimonianza concreta e immediata con ricadute positive anche sul turismo. Quello di oggi è un altro traguardo importante raggiunto nell’anno di Expo”.