La Commissione europea ha adottato il Programma operativo per le imprese e competitività 2014-2020 in Italia. Il suo budget ammonta a 2.4 miliardi di euro di cui 1.7 miliardi di euro che arrivano direttamente dal Fesr. Il programma operativo è diretto alle regioni italiane meno sviluppate e in transizione.
A cosa mira il programma operativo? Rafforzare la ricerca; innovazione e sviluppo tecnologico; miglior uso e accesso dell´Itc; aiutare le Pmi del Paese a diventare più competitive supportando la transizione verso un´economia a bassa emissione di carbonio. I risultati attesi da questo intervento riguardano un incremento delle attività di collaborazione tra imprese nel settore della ricerca e dell´innovazione del 5% e del 10% rispettivamente per le regioni meno sviluppate e per le regioni in transizione; una coertura dell´85% della banda larga ad alta velocità di almeno 100 Mbps; un incremento del 9% nella condivisione dell´energia rinnovabile consumata.
Cosa sono i fondi strutturali e in cosa consistono i programmi operativi nazionali? I principali strumenti di finanziamento ai cittadini, alle imprese, alle associazioni e altri enti sono i fondi diretti e i fondi strutturali. I primi sono erogati attraverso la pubblicazione di un bando direttamente dalle direzioni generali della Commissione europea. Il finanziamento non ha intermediari e, in caso di aggiudicazione del bando, arriva direttamente al candidato attraverso le procedure amministrative europee.
I fondi strutturali sono i fondi che mirano sostanzialmente ad intervenire a livello strutturale nei 28 Paesi membri sulla base di priorità individuate dalla Commissione europea per 7 anni (siamo adesso nel periodo di programmazione 2014-2020). Per questo motivo, la Commissione europea stanzia una determinata cifra nei confronti di ciascun Paese il quale, in seguito, deve spiegare alla Commissione come intende utilizzare le risorse redigendo un documento che contiene la propria strategia e i programmi che intende attuare (Accordo di Partenariato).
Quest´ultimo viene discusso dai Paesi membri con la Commissione europea, emendato se necessario e approvato. L´accordo di partenariato contiene dunque i diversi programmi operativi, nazionali e regionali(il programma di cui sopra è un programma operativo nazionale), che espongono le priorità del paese e/o delle regioni o dell´area di cooperazione interessata. Questi saranno poi gestiti dagli Stati membri e dalle rispettive regioni attraverso degli uffici ad hoc, i quali, dopo aver pubblicato i bandi, selezionano, controllano e valutano i progetti presentati. Questi uffici sono le autorità di gestione (trova qui l´autorità i contatti delle varie autorità di gestione nazionale).
Il programma operativo nazionale “imprese e competitività” è gestito dal Ministero dello Sviluppo economico. L´iter prosegue con l´impegno dei fondi da parte della Commissione europea affinché gli Stati membri possano spenderli, il rimborso sempre da parte della Commissione europea delle spese sostenute e certificate da ciascun Paese, il monitoraggio da parte della Commissione europea di ciascun programma e le relazioni durante tutto il periodo della programmazione.