Dopo circa venti e più anni va in scena a Wembley la Finalissima, gara secca tra i Campioni degli Europei, l’Italia (che sconfisse nello stesso stadio i padroni di casa dell’Inghilterra ai rigori), e i Campioni della Coppa America, Argentina.
Finalissima, c’era una volta la Coppa Artemio Franchi
Quella che una volta veniva chiamata Coppa Artemio Franchi, in ricordo di forse l’ultimo grande dirigente italiano in seno all’UEFA torna a disputarsi. Ovviamente non ci sembra il caso di magnificare una gara che seppur gradevole, resterà ai più sconosciuta nonostante sia stata giocata davanti ad 80.000 spettatori quasi tutti argentini, tanto da sembrare di essere nella più calda e famosa Bombonera di Buenos Aries e magari speravamo che da un momento all’altro comparisse lui El D10S Diego Armando Maradona.
Il racconto della partita: il promo tempo
La partita inizia con un sussulto della “Itale pelota” al minuto numero 12 del primo tempo con Raspadori, ma ben presto chi sa giocare al calcio ed ha in mezzo al campo gente come Di Maria, De Paul, Lautaro Martinez ed ovviamente la pulce Messi, prende il sopravvento ed il pallino del gioco concludendo il “primero tempo” in vantaggio di due goal a zero grazie alle reti di Lautaro e Di Maria.
Il secondo tempo
Ma stasera la Dea del pallone era da tutt’altra parte e lo stellone italiano non ha funzionato. Una Italietta mite, paurosa, scollegata, mai incisiva, senza propulsione sulle fasce, senza un centrocampo che facesse da filtro ed imponesse il proprio gioco e con un attacco spuntato deve quasi ringraziare se poi la partita finisce solo 3 a 0, con goal di Dybala appena entrato. Insomma, poteva tranquillamente finire con un risultato ben più clamoroso.
Cosa rimane di questa Finalissima?
Purtroppo l’Italietta di Mancini ha confermato tutti i suoi limiti. Non solo in queste condizioni non poteva andare ai mondiali ma se non inverte rapidamente la rotta sarà solo uno sbiadito ricordo della bella, giovane e frizzante Italia che ha vinto gli europei scorsi.
Nemmeno la maglia celebrativa dei 4 mondiali vinti era poi questo bel vedere. Magari anche un cambio d’immagine potrebbe giovare agli azzurri. A proposito, la divisa grigio topo di Mancini, orribile da vedere, va subito cambiata.
I voti
I calciatori italiani sono quasi tutti sotto la mediocrità con voti tra il 5 ed il 4. Si salvano solo Di Lorenzo con un 8 e Donnarumma con un 6. Che dire? Se questo è il nostro nuovo corso dobbiamo fare subito un inversione ad U e prendere i migliori del nostro campionato, lasciando a casa i vecchi. Ad Maiora… Italietta.