La Commissione europea ha deciso di deferire l´Italia alla Corte di giustizia dell´Ue per non aver integralmente recuperato gli aiuti di Stato illegalmente concessi all´industria alberghiera in Sardegna.
La Commissione ha nuovamente adito la Corte con riguardo agli aiuti concessi a numerosi alberghi in Sardegna in quanto le autorità italiane non hanno rispettato la prima sentenza del marzo 2012 (C-243/10), in cui la Corte ha confermato che l´Italia non aveva attuato la decisione della Commissione del 2 luglio 2008.
La decisione concludeva che la Regione autonoma della Sardegna aveva concesso aiuti a talune imprese alberghiere sarde in violazione delle condizioni stabilite negli orientamenti approvati dalla Commissione. La Commissione ha intimato all´Italia di recuperare gli aiuti illegali per un totale di quasi 15 milioni di euro. Ad oggi, devono ancora essere recuperati circa 13 milioni di euro. Il ritardo è dovuto alla sospensione da parte dei giudici nazionali degli ordini di recupero emessi dall´amministrazione nazionale italiana .
Secondo la Commissione, molte di queste sospensioni non soddisfano le rigide condizioni stabilite nella giurisprudenza riguardo alla possibilità per i giudici nazionali di sospendere, anche provvisoriamente, l´esecuzione degli atti dell´Unione.
La Commissione chiede pertanto alla Corte di giustizia di condannare nuovamente l´Italia e di imporre un´ammenda forfettaria di circa 20 milioni di euro, oltre a un´ammenda giornaliera di circa 160 000 euro finché l´Italia non avrà pienamente recuperato l´aiuto e posto fine all´infrazione.