Lo scorso 27 novembre è stato costituito lo spin-off ‘Athena Green Solutions‘, congiunto (e non partecipato) con il Consiglio nazionale delle ricerche e l’Università degli studi di Messina, nella forma giuridica di una società startup innovativa S.r.l.
Alla base della società c’è l’idea imprenditoriale/brevetto Arginare (http://www.arginare.eu) che ha partecipato a diverse business competition locali, regionali e nazionali, conseguendo ottimi posizionamenti e ricevendo riconoscimenti e premi: l’obiettivo è sviluppare materiali ibridi innovativi per l’assorbimento e l’induzione della biodegradazione di inquinanti idrocarburi versati in mare e altri inquinanti ambientali.
Athena Green Solutions S.r.l. opererà, infatti, nel campo delle tecnologie ambientali, offrendo oltre ai materiali/prototipi della Linea ArgiNaRe, altri prodotti, metodologie, consulenze e servizi in settori multidisciplinari (ambientale, fisico chimico, e biologico e nel settore delle scienze dei materiali e mineralogia-geochimica) e nell’ottica della sostenibilità e del riciclo. In particolare, missione ed obiettivi della società sono quelli di ricercare e produrre sistemi e/o prototipi per la risoluzione di problematiche derivanti da attività ad alto impatto ambientale con particolare riferimento ai mezzi di navigazione ed all’inquinamento marino/costiero, industriale ed urbano.
Presidente del CdA è Maria Rosaria Plutino (Cnr-Ismn), che sarà supportata da un Consiglio di Amministrazione e da un Consiglio Scientifico composti, rispettivamente da: Simone Cappello (direttore tecnico, Cnr-Irbim) e Giulia Rando (direttore informatico, studentessa del corso di laurea Magistrale in Scienze Chimiche dell’Università di Messina) come membri del CdA, e da Giuseppe Sabatino (direttore operativo, Dip. MIFT-UniMe) e Salvatore Magazù (presidente del Consiglio Scientifico, Dip. MIFT-UniMe) quali membri del Consiglio Scientifico e co-founder della società.
Nelle fasi di costituzione dello spin-off e di presentazione di domanda di brevetto, il team proponente è stato assistito dall’Unità Valorizzazione della Ricerca del Cnr diretta da Cristina Battaglia, che ha agito in maniera fortemente sinergica con il Tto dell’Università di Messina, in un efficace esempio di collaborazione con altre istituzioni di ricerca.