La ISS si rifà le batterie: proseguono i lavori di aggiornamento al sistema di alimentazione della Stazione Spaziale Internazionale. Dopo la “passeggiata” del 6 Gennaio che ha visto gli astronauti Shane Kimbrough e Peggy Whitsonimpegnati sul canale di potenza 3A, il 13 gennaio sarà la volta – la prima da spacewalker – di Thomas Pesquet, all’opera sulcanale 1A: l’astronauta ESA, assieme al Comandante dell’Expedition 50 Kimbrough, effettuerà la seconda sortita del 2017 fuori dalla casa orbitante per occuparsi del secondo degli otto sistemi ricaricabili.
L’infrastruttura di produzione di energia elettrica della Stazioneè dotato di quattro enormi serie di pannelli fotovoltaici e di unsistema di batterie che accumula l’energia prodotta e la fornisce alla stazione quando i pannelli solari si trovano nell’ombra della Terra.
Secondo la tabella di marcia NASA, le vecchie batterie a idrogeno e nickel – 48 in tutto, 6 per ogni canale di potenza – dovranno essere rimpiazzate totalmente da 24 alimentatori agli ioni di litio. Un restyling completo richiederà numerosi interventi negli anni e almeno 3 voli della nave cargo HTV per trasportare il materiale: in questa prima fase gli astronauti si limiteranno a lavorare sui 12 alimentatori più usurati, al posto dei quali verranno posizionate 6 batterie di nuova generazione.
Cominciate il primo Gennaio con l’intervento del braccio robotico guidato dal centro di controllo a Terra, le operazioni sono state dilazionate nell’arco di due settimane: la messa in posa del nuovo sistema prevedeva le due passeggiate spaziali e una serie di manovre del braccio robotico. L’uscita del 6 Gennaio, la 196esima della storia della casa spaziale, è durata 6 ore e 32 minuti(un’ora in meno del previsto) e ha impegnato il Comandante Kimbrough e l’ingegnere di volo Peggy Whitson, (la 56enne Whitson è la donna con più esperienza in spacewalk del corpo NASA).
Oltre ad aver sostituito, come da programma, tre delle sei batterie del canale di potenza 3A, gli astronauti hanno tenuto d’occhio l’Alpha Magnetic Spectrometer, documentandone lo stato di salute per aiutare gli esperti a risolvere un problema di raffreddamento all’esperimento di fisica delle alte energie. Kimbrough e Whitson, inoltre hanno instradato un cavo ethernet e istallato una serie di scudi per micro meteoriti al di fuori dell’airlock.
Le prime batterie di ricambio, insieme con le piastre di adattamento per installarle, sono arrivate sulla stazione con il cargo giapponese Htv. Una volta sostituite, nove delle vecchie batterie saranno caricate nella navetta e bruceranno insieme ad essa durante il rientro in atmosfera. Tre delle batterie più vecchie, invece, saranno lasciate in deposito a bordo del laboratorio spaziale.