(Adnkronos) – Israele sposta l’offensiva nel sud di Gaza, dopo aver annunciato di aver completato la missione di distruggere le infrastrutture di Hamas nel nord della Striscia. Secondo il portavoce militare israeliano, Daniel Hagari, Hamas non opera più in maniera organizzata a nord, anche se sono possibili ancora combattimenti sporadici e lanci di razzi verso lo Stato Ebriaco da quest’area, perché vi sono ancora militari “non inquadrati e senza comandanti”.
Israele sposta l’offensiva nel sud di Gaza
A sud, spiega Hagari, le forze israeliane opereranno in maniera diversa dal nord, dove interi quartieri sono stati rasi al suolo da bombardamenti e combattimenti di terra. Il portavoce dell’Idf ha sottolineato che, dall’inizio del conflitto, sono stati uccisi 8mila combattenti di Hamas. I campi profughi presi ora di mira dai militari, afferma Hagari, sono pieni di uomini armati e sotto Khan Yunis, nel sud, è stata scoperta “una città sotterranea di tunnel”.
“Combatteremo a Gaza tutto l’anno, questo è sicuro”, ha intanto assicurato il capo di stato maggiore israeliano Herzl Halevi, durante una riunione al comando centrale delle forze di difesa israeliane, riferisce ancora Haaretz. Il 2024 sarà “un anno impegnativo”, ha affermato Halevi, riferendosi anche al conflitto con Hezbollah al confine nord. E’ stata la milizia sciita libanese a decidere di avviare le ostilità e l’Idf gli sta “facendo pagare un prezzo sempre più alto”.
Se ci sarà una guerra anche con il Libano, sapremo farla “in modo eccellente”, ha assicurato. Il ministro israeliano della Difesa Yoav Gallant ha intanto incontrato rappresentanti delle famiglie degli ostaggi e assicurato loro che l’attività militare a Gaza non cesserà fino a quando non saranno liberate tutte le persone rapite da Hamas.
Guerra “per tutto il 2024”?
I combattimenti “aumenteranno la pressione su Hamas e aiuteranno la liberazione degli ostaggi”, ha detto Gallant, secondo quanto reso noto dal suo ufficio, citato da Haaretz. Intanto i militari dell’Esercito israeliano a Gaza City hanno scoperto equipaggiamento tecnologico che dimostrerebbe la capacità di Hamas di costruire missili da crociera, una capacità che finora non si sapeva avesse e che avrebbe ottenuto grazie all’Iran.
I soldati della Brigata Nahal e delle forze speciali, in un raid in un tunnel, hanno rinvenuto “componenti che dimostrano che i terroristi dell’organizzazione terroristica di Hamas hanno imparato, sotto la guida iraniana, a far funzionare e a costruire componenti di precisione e armi strategiche”, sostengono le Idf. Che hanno mostrato le immagini di quello che sembra essere il motore di un razzo e la testata di un missile da crociera sviluppato da Hamas.
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