(Adnkronos) – Israele spegne al-Jazeera. Il ministro israeliano delle Comunicazioni, Shlomo Karhi, ha firmato il bando alle trasmissioni dopo che il governo di Benjamin Netanyahu ha dato il via libera allo stop delle attività della rete, in linea con una legge passata ad aprile dalla Knesset.
“Le nostre disposizioni entreranno in vigore immediatamente – afferma Karhi in dichiarazioni rilanciate dal Times of Israel – E’ passato troppo tempo e ci sono stati troppi impedimenti legali inutili per fermare finalmente la macchina ben oleata di istigazione di al-Jazeera, che nuoce alla sicurezza dello Stato”. “La propaganda di Hamas, coloro che istigano contro Israele, che danneggiano le sicurezza di Israele e dei soldati delle Idf, non trasmetteranno più da Israele e saranno sequestrate le attrezzature”, aggiunge Karhi.
La decisione del governo israeliano “è criminale”: commenta al Jazeera in una nota pubblicata su X. La tv del Qatar accusa: “Condanniamo e denunciamo questo atto criminale di Israele che viola il diritto umano di accesso all’informazione”. La decisione di Israele è una “violazione palese della libertà di stampa”, una “rappresaglia” per il lavoro della rete.
“Media liberi e indipendenti sono essenziali per garantire trasparenza e responsabilità. Ora ancor di più alla luce delle rigide restrizioni sulle notizie da Gaza – si legge in un post su X – La libertà di espressione è un diritto umano fondamentale. Sollecitiamo il governo a revocare il divieto”. Reporters sans frontières denuncia l’ordine di chiusura di al-Jazeera in Israele. Rsf “condanna con fermezza una legislazione liberticida che censura la rete per la sua copertura della guerra a Gaza”, si legge su X.
—internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)