(Adnkronos) – Israele sarebbe vicino ad accettare una proposta di cessate il fuoco di sei settimane per Gaza, secondo un alto funzionario dell’amministrazione Usa a diversi organi di informazione statunitensi, due giorni dopo che più di 100 palestinesi sono morti mentre cercavano di accedere ai camion degli aiuti nel territorio.
Il funzionario ha dichiarato che esiste un “accordo quadro” e che Israele ha “più o meno accettato” un cessate il fuoco per consentire il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza e per permettere l’ingresso degli aiuti nel territorio che è stato devastato da quattro mesi di bombardamenti che hanno ucciso più di 30.000 persone si legge sul ‘Guardian’.
Israele pronto a 6 settimane di tregua
Il presidente Usa Joe Biden ha intanto annunciato i lanci aerei durante un incontro con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Tuttavia, il funzionario ha detto che manca l’accordo con Hamas su una “definita categoria di ostaggi”. “Questa categoria di ostaggi vulnerabili” è al centro dell’accordo. Gli Stati Uniti, ha proseguito, hanno avuto diversi incontri in Israele e uno a Parigi nelle ultime settimane. Altri incontri “sono in corso” oggi a Doha, in Qatar.
Nuovi negoziati sulla tregua a Gaza e la liberazione degli ostaggi sono previsti al Cairo, hanno poi detto due fonti ben informate citate dalla Cnn, senza precisare le date. I colloqui saranno a livelli dei esperti, con la partecipazione di Stati Uniti, Israele, Egitto e Hamas. Non è chiaro se vi sarà anche il Qatar. Le discussioni fra Israele e Hamas verranno condotte in maniera indiretta, con i rappresentanti delle due parti in stanze separate. Migliaia di persone hanno manifestato a Gerusalemme per chiedere la liberazione degli ostaggi. La folla si è riunita a Paris square, vicino alla residenza del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu.
Molti dei partecipanti sono arrivati a Gerusalemme con la marcia dell’unità, partita mercoledì da Re’im, il sito del festival musicale Supernova, teatro di una delle pagine più sanguinose dell’attacco di Hamas il 7 ottobre. Fra gli oratori sul palco le madri di Avinatan Or e Romi Gonen, un ragazzo e una ragazza rapiti al rave Supernova.
Primi aiuti Usa lanciati su Gaza
Comparse insieme hanno voluto sottolineare l’unità nel chiedere la liberazione dei figli, malgrado provengano da ambienti molto diversi dal punto di vista politico e religioso, riferisce Times of Israel. “Chiedete se si sta facendo abbastanza per gli ostaggi e la risposta è no, se avessimo fatto abbastanza sarebbero già a casa”, ha detto il leader dell’opposizione, Yair Lapid, che ha partecipato alla marcia. La marcia è iniziata mercoledì nel parcheggio di Re’im, il sito del massacro del festival musicale Supernova, dove si è verificato il maggior numero di morti dell’attacco di Hamas il 7 ottobre.
Diversi partecipanti al rave figurano fra i rapiti. I primi lanci aerei di aiuti statunitensi sul territorio sono iniziati sabato, un giorno dopo che il presidente Biden ha lanciato un appello per un “cessate il fuoco immediato” – il primo che Biden ha lanciato dall’inizio del conflitto in ottobre. Ma il presidente degli Stati Uniti ha affermato in un post su X che la quantità di aiuti che affluiscono a Gaza “non è affatto sufficiente”, aggiungendo che gli Stati Uniti “continueranno a fare tutto il possibile per far arrivare più aiuti”.
Le autorità israeliane hanno ostacolato l’invio di aiuti umanitari
Le autorità israeliane però hanno ostacolato l’invio di aiuti umanitari a Gaza con criteri “arbitrari e contraddittori” secondo la Cnn, dopo aver sentito oltre una ventina di operatori umanitari. Fra i beni respinti dal Cogat, l’ente israeliano di coordinamento per i territori palestinesi, responsabile per il passaggio degli aiuti, figurano anestetici e macchine per l’anestesia, bombole di ossigeno, ventilatori, sistemi di purificazione dell’acqua, kit sanitari, sacchi a pelo, medicine contro i tumori e anche datteri, riferisce l’emittente.
Nel frattempo almeno 11 palestinesi sono stati uccisi durante un attacco aereo israeliano che ha colpito una tenda a Rafah, nella Striscia di Gaza, secondo il ministero della Sanità di Gaza, in un’area dove la gente cerca rifugio. Il ministero della Sanità di Gaza ha detto che altre 50 persone sono rimaste ferite nell’attacco vicino a un ospedale nell’area di Tel Al-Sultan a Rafah. Uno dei morti era un medico dell’ospedale.
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