(Adnkronos) – Funzionari israeliani si sarebbero recati sabato in Qatar per discutere di un accordo sugli ostaggi in mano ad Hamas nella Striscia di Gaza. Lo scrive Ha’aretz, attribuendolo a notizie provenienti dagli Stati Uniti. Ma secondo fonti americane i negoziati per il rilascio degli ostaggi sono in stallo perché Hamas, che chiede in cambio carburante, è disposta a liberare solo un gruppo ristretto dei 239 catturati il 7 ottobre.
Negoziati in stallo
“Hamas insiste nel voler carburante, Israele, gli Stati Uniti ed altri Paesi vogliono il rilascio di un gruppo consistente di ostaggi”, spiegano le fonti a Nbcnews, sottolineando che i negoziati si sono bloccati prima che Israele lanciasse, nella notte di venerdì, la seconda fase della sua offensiva con le truppe di terra a Gaza. “I negoziati stavano andando bene giovedì, e i negoziatori speravano che si potesse raggiungere un accordo nel weekend – riferiscono ancora le fonti dei colloqui in corso a Doha – ma le differenze emerse la mattina di venerdì hanno portato allo stallo”.
Gli ostaggi
Tra i 239 ostaggi vi sono bambini e anziani, e cittadini con passaporti di 25 Paesi stranieri, compresi 54 thailandesi, 15 argentini, 12 americani, 12 tedeschi, sei francesi e 6 russi. Finora i negoziati hanno portato al rilascio di 4 ostaggi. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)