(Adnkronos) – L’esercito israeliano ha confermato oggi la morte di Noa Marciano, la soldatessa di 19 anni rapita da Hamas nell’attacco del 7 ottobre e tenuta i ostaggio a Gaza. Il gruppo terrorista ha pubblicato ieri un video della giovane, rapita assieme ad altri 240 israeliani tra civili e militari. Nel filmato la ragazza si rivolgeva ad una telecamera dal luogo in cui era tenuta prigioniera leggendo un testo e successivamente ciò che si suppone essere il suo corpo senza vita.
Secondo il portavoce Abú Obeida, Marciano era “in vita” quando è stata rapita, ed “è morta in un bombardamento di Israele pochi giorni fa”. Come riporta Haaretz, la 19enne prestava servizio come osservatore dell’esercito in una base vicino al Kibbutz Nahal Oz. L’Idf ha dichiarato di aver inviato degli agenti a parlare con la famiglia dopo la pubblicazione del video. In una fotografia pubblicata circa una settimana dopo l’attacco di Hamas, Marciano veniva mostrata legata con altri tre ostaggi. Una settimana dopo, l’Idf ha informato ufficialmente la sua famiglia che era stata rapita e portata a Gaza.
“I nostri cuori sono con la famiglia Marciano, la cui figlia, Noa, è stata crudelmente rapita dall’organizzazione terroristica Hamas”, ha detto un portavoce dell’esercito israeliano. “Hamas continua a usare il terrore psicologico e ad agire in modo disumano, inviando video e fotografie di prigionieri, come ha fatto in passato”.
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