Napoli ha visto negli ultimi anni la chiusura di diverse librerie. Dopo la chiusura della Fnac, vero e proprio “polmone culturale” del Vomero ma anche dell’intera città di Napoli, è stata la storica Guida a Port’Alba, dopo ben 95 anni di attività, a chiudere i battenti. E a fine settembre, in un clima generale di perplessità e tristezza, è stata presa d’assalto per la svendita di tutto il materiale.
È sempre un pugno al cuore quando quelli che sono ricettacoli e dispensatori di cultura e storia subiscono una battuta d’arresto o peggio ancora vanno incontro al fallimento. E così, piccoli grandi patrimoni vanno in fumo, complice la crisi non solo economica, ma anche quella che ha investito in tutta Italia il settore della lettura. Sempre più persone hanno difficoltà a provvedere all’acquisto dei generi di prima necessità, e i libri scendono nella scala delle priorità.
Eppure in un Paese, e in una città, dove la cultura spesso arranca, non si può rinunciare al fervore che accompagna da sempre l’attività culturale, portata avanti da chi crede tenacemente nell’importanza di farsi promotori e diffusori di conoscenza nel senso più ampio. Lo sanno bene i creatori di “IOCISTO”. «Chiudete le librerie? Vabbè, ce la facciamo noi!»: è questo uno degli slogan di presentazione di quella che si configura come la prima libreria ad azionariato popolare d’Italia.
Ma di cosa si tratta? Abbiamo voluto coinvolgere il consiglio direttivo di IOCISTO al fine di avere un quadro preciso di questo progetto così innovativo.
In un periodo storico dove la crisi domina in ogni settore e spesso è proprio la cultura il lato più penalizzato, come e perché nasce l’idea di investire nei libri?
La nostra idea non è nata per investire nei libri. Noi siamo partiti su un’onda emotiva, stupendoci di essere in tanti ad avere un bisogno, di condividere un luogo, degli spazi, del tempo da costruire attorno alla passione per i libri. Le librerie stanno chiudendo, è vero, e la crisi si sta abbattendo sulla cultura più che su altri settori. Ma il nostro progetto non è una sfida né un investimento. Piuttosto è stata una risposta, la risposta di una città, di tanti quartieri, la risposta dei cittadini al sopravanzare della crisi ma anche all’annientamento dei valori, della cultura a vantaggio di friggitorie, bar e supermercati. Oggi, indipendentemente da come andrà, possiamo dire che quello che abbiamo fatto è già una vittoria.
In cosa si distingue IOCISTO da tutte le altre librerie?
Potremmo dire che la nostra è una libreria sociale. Oggi siamo 700 soci, ci chiamano ‘iocistiani’, ognuno diverso, con idee diverse, con gusti diversi ma con la stessa passione e con lo stesso sogno: creare un centro di aggregazione culturale. La vera sfida in realtà è quella di gestire, coordinare e rendere sinergiche tante teste, tanti pensieri. Ma questa diversità è anche la nostra forza. Rappresentiamo 700 clienti effettivi, che amano i libri, che li comprano in modo ossessivo, che li consigliano, che li regalano. E siamo anche 700 operatori che, anche se con intensità diversa, contribuiscono alla realizzazione del progetto scrivendo, disegnando, facendo i turni in libreria, pittando, montando i mobili, gestendo e realizzando eventi. Iocisto non è una libreria qualunque, non può nemmeno essere confrontata con le altre librerie; è un movimento dell’anima, un progetto culturale che ha nella libreria il suo punto di forza ma che ha molto altro.
Progetti futuri? Svelateci qualche anteprima per incuriosire chi ancora non vi conosce.
I progetti per il futuro sono tanti. Sabato 25 ottobre inauguriamo ufficialmente la libreria, con tanti libri – oggi ce ne sono ancora pochi ma bastano per caratterizzarci per il forte orientamento alla piccola editoria – e con un evento meraviglioso che coinvolgerà Chiara Rapaccini, pittrice, scultrice, designer, illustratrice e scrittrice per grandi e piccoli che ci accompagnerà in un percorso che avrà il suo culmine il 12 novembre con un’asta e la presenza della scrittrice a Napoli. E poi ci sarà un progetto di crowdfunding che consentirà a tanti di entrare nel mondo degli ‘iocistiani’, questi strani personaggi un po’ folli, un po’ sognatori, un po’ eroi che hanno deciso di aprire una libreria a Napoli. Questo ci aiuterà a creare le tante librerie che con i 700 soci abbiamo immaginato e condiviso in un progetto solo due mesi fa. Iocisto sarà tutto questo e molto altro. Dateci tempo!