Una nuova indagine per Lynda Brown
“Io non dimentico” di Marcella Nardi è il nuovo romanzo dell’autrice, in uscita il 1° giugno. Per tutti gli amanti del genere, la nuova avventura dell’ex poliziotta Lynda Brown trascinerà il lettore in una storia coinvolgente e ricca di suspense.
La detective Lynda Brown è sempre pronta a risolvere un crimine, e anche questa volta non si tira indietro. Con una squadra affiatata, si dedica anima e corpo nella caccia serrata ad un serial killer delle coppie, e scoprirà che anche un quartiere di Roma, apparentemente tranquillo, nasconde misteri e verità taciute.
La grande capacità di Marcella Nardi ancora una volta depisterà il lettore, che si troverà sempre più invischiato in un giallo mozzafiato di non facile risoluzione, se non per l’eccellente intuito dell’ex poliziotta Lynda Brown.
Marcella Nardi è una prolifica autrice di gialli con oltre 15 pubblicazioni. La scrittrice ha creato due serie poliziesche: “Le indagini del commissario Marcella Randi” e “Le indagini del detective Lynda Brown”, e una serie di genere legal thriller, ambientato negli USA: “Le indagini dell’avvocato Joe Spark”. L’autrice inoltre ha vinto diversi premi e negli ultimi anni ha allargato la sua produzione a nuovi generi letterari.
Abbiamo avuto il piacere di scambiare con Marcella Nardi alcune battute sul romanzo e ci siamo fatti raccontare qualcosa in più sulla sua scrittura e le sue donne poliziotto.
“Io non dimentico” di Marcella Nardi
Io non dimentico” è la nuova avventura della detective Lynda Brown, e Roma fa da sfondo alle sue indagini. Perché ha scelto la città eterna per raccontare le storie dell’ex poliziotta e non, ad esempio, la città in cui è nata?
Domanda interessante, grazie. Ho scelto Roma perché adoro questa città e perché nei miei tanti romanzi i miei protagonisti vivono e lavorano a Milano, il commissario Marcella Randi, a Seattle, l’avvocato Joe Spark, a Roma, i due giovani investigatori Étienne e Annabella. Altri per personaggi, di altre storie, si muovono tra Gradara, Bologna, Venezia, Genova e molte altre città.
Con Lynda Brown è alla seconda pubblicazione. Ha già notato un cambiamento, un’evoluzione nel personaggio? Se sì, quale?
È giusto che i nostri protagonisti evolvano. Nel caso di Lynda, troviamo due aspetti: come donna, si sente più sicura di iniziare una nuova vita di coppia con Davide Guicciardi, che troviamo già in “Sarai Solo Mia”. In questo romanzo Lynda, una donna piacente alla soglia dei sessant’anni, si lascia andare ai piaceri delle coccole e, perché no, a quelli “sotto le lenzuola”; come poliziotta, nonostante una splendida carriera prima del prepensionamento, comprende, definitivamente, che fin che avrà le forze, il suo posto nel mondo sarà sempre quello di sconfiggere il male. Fare la poliziotta è nel suo DNA.
Gli scaffali delle librerie sono zeppi di romanzi gialli e thriller. Secondo lei, qual è quell’elemento che fa emergere uno scrittore dalla massa? Cosa ha “Io non dimentico” rispetto agli altri romanzi di genere?
Questo genere attira uomini e donne perché stimola le capacità deduttive e tiene in moto il cervello. Quello che rende bello un romanzo giallo è la trama e la capacità di depistare il lettore, che deve sempre credere di aver compreso tutto, ma che poi si accorge di aver totalmente sbagliato.
Questo romanzo affronta un tema spinoso, di cui non voglio fare spoiler. Ho cercato di “seminare” pochi indizi qua e là per depistare il lettore, collocando le scene dei crimini in paesini nell’entroterra romano e viterbese, lì dove ci si aspetta che la vita scorra sempre tranquilla. Un aspetto che ho curato è anche la composizione della squadra investigativa. Lynda, acuta e caparbia, e di grande esperienza, è un’americana che prima dei quarant’anni dà un taglio netto alla sua vita, accettando di lavorare in Italia, dove trova anche l’amore. Isabella Rigolli è una giovanissima ispettrice che le viene affiancata dal caso precedente. Intelligente e volenterosa, potrebbe essere la versione giovanile di Lynda.
Lei ha dato vita a due serie poliziesche con a capo due donne, il commissario Marcella Randi e la detective Lynda Brown. Con quale delle due ha maggiori affinità?
Entrambe mi rappresentano. Marcella Randi sono io, anche nel nome e cognome, volutamente quasi uguali. Le ho dato le mie sembianze, molte delle mie passioni e anche quell’amore per gli aspetti “piccanti” della vita. Lynda Brown ha solo qualcosa di me. A quarant’anni Lynda dà un taglio alla sua vita lasciando la madre patria per trasferirsi in un’altra nazione. Ebbene… all’età di quarantacinque anni io ho fatto la stessa cosa, ma al contrario: io dall’Italia sono andata in USA, lei dagli USA è andata in Italia.
Relativamente ai suoi libri, qual è il complimento più bello che ha ricevuto?
Ne ho ricevuti tanti, ma forse il più bello è stato in merito a una mia Spy Story. Mi è stato detto, da una scrittrice affermata, che con solo qualche minuscola modifica, il mio romanzo potrebbe far parte della famosa collana italiana dal titolo di “Segretissimo”. In un altro caso, e per la serie dei Legal Thriller, mi hanno detto che so tenere alta la tensione e so depistare molto bene il lettore, portandolo a una fine inaspettata, spesso con due colpi di scena.
È evidente che la scrittura è diventata ormai la sua vita. Ha mai pensato di cambiare genere letterario e orientarsi, non so, al fantasy?
Il mio genere preferito è il Giallo e lo Spionaggio, in tutte le loro accezioni. Ho anche scritto, in realtà, un romance/erotico, un Giallo/Mystery storico, un paranormale e delle antologie: racconti gialli medievali; racconti erotici. Di recente ho pubblicato il primo Giallo di genere cross Young Adult, cioè un Giallo per ragazzi.