Per chi intende investire nell’immobiliare è nata in questi giorni CrowdRoyal, piattaforma di crowdfunding immobiliare italiana, una delle prime a offrire la garanzia “buyback” a prima richiesta, senza dover passare attraverso un secondary market.
La piattaforma è una royalty-based, o semplicemente royalty, cioè un tipo di crowdfunding in cui «si finanzia una determinata iniziativa ricevendo in cambio una parte dei profitti». E chi lancia una campagna di crowdfunding di questo tipo offre quote di guadagni futuri del progetto per il quale richiede il finanziamento.
Il crowdfunding di CrowdRoyal intende quindi essere un investimento di massa attraverso il quale singoli progetti vengono finanziati da una moltitudine di soggetti.
Ma in cosa investe esattamente un sostenitore delle campagne di raccolta di CrowdRoyal?
La piattaforma si occupa di progetti a medio e lungo termine perché investire nel settore immobiliare non è come investire in borsa, e si ha necessità di tempo.
Vengo privilegiati gli investimenti di acquisto di immobili tramite asta pubblica o investimenti in pacchetti di N.P.L. grazie anche alle competenze sviluppate dal team di gestione nell’investimento in locazione su immobili auto-liquidanti.
“Il mercato immobiliare ha un ciclo trentennale, oggi ci troviamo in un punto molto basso del prezzo/mq di ogni immobile, ovunque in Italia” spiega Riccardo Rivela, fondatore e CEO di CrowdRoyal.
“Per cominciare, abbiamo puntato il nostro cannocchiale d’ investimento senza bonus di entrata o interessi eccessivamente elevati per i nostri sostenitori. Un tempo si diceva che “i soldi non si contano, i soldi contano”.
Il sostegno minimo per i nostri progetti è di 1 euro di capitale, le remunerazioni apportano dal 5% al 13% annuo.
Non si fanno pronostici sui volumi di crescita o su quanto si raccoglierà in termini monetari in quanto al team di gestione interessa soddisfare in primi luogo gli investitori che decideranno di partecipare al progetto.