L’UE metterà presto in atto un insieme di nuove norme per esercitare un miglior controllo degli investimenti diretti provenienti da paesi terzi per motivi di sicurezza o di ordine pubblico.
Investimenti esteri diretti: il regolamento addottato dall’UE
Il Consiglio ha adottato un regolamento che istituisce un quadro per il controllo degli investimenti esteri diretti nell’UE. E’ la prima volta che l’UE si dota di un quadro così generale, mentre i suoi principali partner commerciali hanno già messo a punto norme di questo tipo. “L’UE è e rimarrà uno dei luoghi più aperti al mondo in cui investire. Le nuove norme per il controllo degli investimenti assicureranno che l’apertura vada di pari passo con la protezione adeguata delle nostre attività strategiche.” ha dichiarato Ștefan-Radu Oprea, ministro della comunità imprenditoriale, del commercio e dell’imprenditorialità della Romania e presidente del Consiglio.
Le nuove norme per il controllo degli investimenti esteri diretti creeranno un meccanismo di cooperazione in cui gli Stati membri e la Commissione saranno in grado di scambiare informazioni e sollevare preoccupazioni specifiche. Gli Stati membri manterranno comunque la facoltà di esaminare ed eventualmente bloccare gli investimenti esteri diretti per motivi di sicurezza e ordine pubblico. Anche la decisione di istituire e mantenere meccanismi di controllo nazionali resterà nella competenza dei singoli Stati membri.
Alla Commissione sarà consentito formulare pareri in casi riguardanti vari Stati membri, o quando un investimento potrebbe incidere su un progetto o programma di interesse per tutta l’Unione, come Orizzonte 2020 o Galileo.
Investimenti esteri diretti: prossime tappe
Le nuove norme entreranno in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e si applicheranno 18 mesi più tardi.