Secondo le analisi di Avvenia saranno 225 miliardi gli oggetti permanentemente connessi entro il 2018, con un boom deirobot assistenti di viaggio e dei wearable in sintonia con i nostri corpi.
Secondo Avvenia, il maggiore player italiano nell’ambito dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale, mette l’indice su uno dei difetti del fenomeno IoT (Internet of Things), accreditato di una base installata di 225 miliardi di oggetti permanentemente connessi entro il 2018.
Il boom dell’IoT rischia infatti di portare ad un aumento degli sprechi energetici. E già ad oggi, secondo le stime di Avvenia, si parla globalmente di uno sperpero di circa 90 miliardi di euro l’anno, a causa degli oltre 15 miliardi di dispositivi interconnessi che consumano attualmente circa 700 terawattora su scala mondiale.
Di questi, secondo gli esperti di Avvenia, oltre 450 terawattora si potrebbero evitare, risparmiando per l’appunto circa 90 miliardi di euro l’anno.