Il 4 e il 5 maggio Napoli e Pozzuoli diventano capitali del Gospel con “International Gospel Days”, la manifestazione musicale organizzata dalla C.F.A. Campi Flegrei Academy, patrocinata dalla Regione Campania, dal Comune di Napoli e dal Comune di Pozzuoli, che prevede la presenza di 120 coristi e 5 cori diretti da Thierry Fred Francois, Cassandra Drane, Nico Bucci ed Enrica Di Martino con la partecipazione del maestro di djembe Omar Diop. Ingresso gratuito per tutti gli eventi.
Grazie al lavoro congiunto della Campi Flegrei Academy e Thierry Fred Francois, direttore del coro di Ginevra “Geneva TF Gospel” e membro del famoso “Golden Gate Quartet”, Napoli e Pozzuoli ospiteranno una due giorni all’insegna della musica gospel.
“Abbiamo lavorato per lungo tempo a questo progetto – dice Enrica Di Martino, presidente della CFA – per riunire il meglio della musica Gospel a livello internazionale. Grazie anche all’appoggio delle istituzioni siamo riusciti a mettere insieme cinque cori: il Tf Gospel Academy di Ginevra, il Tf Gospel di Parigi, Il Roma Gospel Voices di Roma, l’Eyale di Napoli ed il coro città di Pozzuoli per far vivere anche al pubblico campano ed ai tanti turisti presenti a Napoli e a Pozzuoli, l’energia, la forza e la liricità del Gospel una musica che racconta il dolore, le difficoltà e le frustrazioni della vita quotidiana, ma anche la fede e la speranza di liberazione e di riscatto. La musica è la forma d’arte che maggiormente unisce le persone ed il Gospel ancora di più; l’energia proveniente dai cori è trascinante ed è un’esperienza che portiamo avanti con dedizione, passione, convinti che la musica contenga un messaggio universale di pace quanto mai necessario in questo periodo”.
Si comincia il 4 maggio alle ore 20.00 con il concerto Gospel nella Basilica di San Giovanni maggiore (Rampe S. Giovanni Maggiore) in cui ogni coro canterà due brani e con un ensemble iniziale e finale in cui gli spettatori potranno godere di un momento di musica ed armonia da non perdere. Tutti i canti saranno eseguiti a cappella.
Domenica 5 maggio alle 12.00 si terrà la Messa in Gospel nella chiesa della santissima Vergine Madre del Buon Consiglio di Napoli (via Capodimonte 13) e alle 18.30 ci sarà il gran finale della manifestazione con il Concerto Gospel, che vedrà esibirsi i 120 coristi e i 5 cori insieme nella chiesa di Sant’Artema di Monteruscello (via Amedeo Modigliani, 2C Pozzuoli).
Note sul Gospel: Quando i Neri dal continente africano, nei secoli XVII e XVIII, furono portati in schiavitù a lavorare nelle piantagioni di cotone degli Stati Uniti meridionali, la loro musica li accompagnava e per alleviare la fatica di quella vita, nacquero le plantation songs da cui derivarono i work songs e i calls, canti che descrivevano la loro vita giornaliera nei campi e per comunicare tra loro.
I predicatori battisti e metodisti venuti dall’Europa che li convertirono al Cristianesimo, trovarono nella forte spiritualità dei neri e nella loro musica terreno fertile. Nacquero così gli Spirituals, una rielaborazione in chiave cristiana della musica rituale africana. Con l’abolizione della schiavitù, avvenuta nel 1865, la musica nera varca i confini delle piantagioni ed incontra le tradizioni musicali di origine europea. Da questa fusione e dagli sforzi da parte di alcuni compositori del periodo, di modernizzare gli spirituals e favorire così la loro diffusione e commercializzazione, nasce un nuovo genere musicale. Le sue canzoni erano ispirate dalla Bibbia e dal Vangelo e furono chiamate ‘le canzoni del Vangelo’: Gospel, appunto. Era il 1930. Da questo momento in poi l’ascesa di questo nuovo genere musicale fu inarrestabile, e ben presto, grazie anche all’avvento ed alla diffusione di radio, giradischi e tournèe, varcò i confini americani.
La musica Gospel è tipicamente una musica corale. Dal 1960 circa combinando con successo le liriche religiose con i ritmi rock contemporanei e facendosi accompagnare da basso e batteria, i cori Gospel escono dalle chiese incontrando quel successo che ancora oggi gli viene meritatamente riconosciuto.
Indipendentemente dall’esecuzione, restavano comunque invariati i contenuti fondamentali della musica Gospel: una musica che racconta il dolore, le difficoltà e le frustrazioni della vita quotidiana, ma anche la fede e la speranza di liberazione e di riscatto.