Quanto ci piacciono le immagini create con l’intelligenza artificiale? A giudicare dal successo che hanno riscosso sui social direi molto, anzi moltissimo. Negli ultimi giorni, su Facebook, Instagram e TikTok, sono apparse le immagini di alcune città realizzate grazie a software di intelligenza artificiale. Ispiratori di questa impresa sono stati la casa di produzione Disney e un’opera di Italo Calvino.
Napoli come un cartoon della Disney
Conosciamo bene la Napoli da cartolina, con il suo bel Vesuvio (il pino per i più agée) ammirato dalla collina di Posillipo. Grazie a un rinnovato interesse turistico in molti hanno imparato a conoscere anche gli altri simboli della città, da Piazza del Plebiscito al Maschio Angioino, da Spaccanapoli alla Sanità. Diversi i film e i cartoni animati ambientati tra le sue strade. L’avete mai immaginata, però, come ambientazione di un cartone Disney? Qualcuno lo ha fatto. Il suo nome è Daniele Vergone, studente universitario e Tiktoker, e con l’aiuto dell’Intelligenza artificiale ha creato immagini non solo di diversi quartieri di Napoli ma anche di paesi dell’hinterland napoletano come li vedremmo in un cartone della Disney-Pixar.
Ecco che appaiono Spaccanapoli, illuminata a metà con gli striscioni da un alto all’altro, i Quartieri spagnoli con i classici balconi. Ancora le colline del Vomero e di Posillipo sovrastata, la prima, dalla Certosa di San Martino e attraversata, la seconda, dalle 13 “scese” (cioè rampe) di Sant’Antonio. Il quartiere Sanità è rappresentato con i teschi tipici del cimitero delle Fontanelle, Forcella è dominata dall’immagine (in versione bambino) di San Gennaro. A Capodichino gli aerei camminano insieme alle auto sul lungo vialone mentre a San Giovanni, non poteva mancare un murales sul fianco di un palazzo (simile a quelli realizzati da Jorit) che ritrae un giovane. Non mancano i simboli del capoluogo partenopeo, a partire dalla Sirena, per arrivare a Piazza del Plebiscito, al Castel dell’Ovo, solo per citarne alcuni. Uscendo dalla città possiamo ammirare, in versione Disney, Positano, Ischia, Torre del Greco, Ottaviano.
Le città invisibili di Italo Calvino
Girando su Instagram si può scoprire il profilo lecitta.invisibili. La breve bio dice “Provo a ricreare le città invisibili di Italo Calvino con l’intelligenza artificiale“. In ciascun post troviamo la foto di una città, con la sua indicazione, e in calce l’estratto dal libro di Calvino che la descrive. A differenza di Napoli riproposta in chiave cartoon, le città ricreate su ispirazione calviniana hanno un aspetto a volte futuristico, a volte vagamente fantasy. Come sono state realizzate? In un’intervista l’amministratore della pagina ha dichiarato di aver usato Midjourney, il software di intelligenza artificiale che crea immagini partendo da descrizioni testuali. Lo stesso software utilizzato, per intenderci, dal giornale britannico “Daily Star” per riprodurre il volto di Cristo partendo dalla Sindone.
Dunque, basta inserire la descrizione di un qualunque oggetto perché se ne appaia l’immagine. Con il romanzo di Calvino, però, la questione non è così semplice. La scrittura calviniana in questo testo, che risente fortemente degli studi condotti dall’autore sulla semiotica, è un gioco simile a un puzzle dove ogni pezzo può avere significato in sé o assumerne di diversi in combinazione con altri. L’amministratore del profilo non ha nascosto, infatti, le difficoltà incontrate durante le operazioni di “conversione” testo-immagine. Le immagini che vediamo sul profilo sono frutto di un impegno profuso da mesi e non è escluso che nelle prossime settimane ne vedremo di nuove.
Intelligenza artificiale: immagini e tanto di più
Chi ha affermato che il 2023 sarebbe stato l’anno dell’intelligenza artificiale non si sbagliava. Da gennaio a oggi, i vari strumenti basati sulla tecnologia avanzata si sono moltiplicati ma soprattutto diffusi diventando un po’ alla portata di tutti. Pensiamo, per esempio, a ChatGPT in grado di creare qualunque tipo di testo da semplici indicazioni. Gli aspetti ludici e creativi, però, sono solo un piccolo esempio delle infinite applicazioni dell’intelligenza artificiale. Si pensi al settore medico con tutte le sue declinazioni. Come tutte le novità, però, c’è ancora chi ne ha paura e chi si mobilita contro. Vedremo quali sviluppi ci saranno il prossimo anno perché le sperimentazioni sull’intelligenza artificiale, lo sappiamo, non si fermeranno qui.
In copertina foto di Stefania Buzatu da Pixabay