Insegnante e mediatore sono due ruoli che convergono o è più opportuno separarli? Se fino a qualche anno fa il docente era ritenuto anche un facilitatore dell’apprendimento oggi il panorama è divenuto più complesso fino a comprendere diverse figure di supporto alla classe e alla scuola.
Insegnante mediatore: il processo di apprendimento
Se partiamo dal presupposto che insegnare non significa trasmettere delle competenze ma accendere un interesse, allora il docente diventa un facilitatore. Nel suo insegnare giorno dopo giorno, infatti, il suo compito è facilitare l’apprendimento dei suoi studenti attraverso gli strumenti che ritiene più idonei. Un insegnate efficace deve essere, tra l’altro, anche molto attento a capire gli stati d’animo dei suoi studenti. Le emozioni, infatti, sono un elemento importante dell’apprendimento. Dall’idea di facilitatore dell’apprendimento a mediatore didattico il passo è stato breve. Il docente fa un passo in più: si pone al centro del processo di apprendimento tra le nozioni da apprendere e lo studente che le riceve.
Cos’è la mediazione didattica
Le ultime correnti di pensiero sull’insegnamento interpretano il docente come un mediatore didattico. Come colui, cioè, che fa da moderatore tra il sapere e gli studenti. Esistono diverse tipologie di mediatore che dipendono dagli strumenti utilizzati nel processo di mediazione:
- il mediatore attivo è colui che si rifà all’esperienza diretta, all’esplorazione, dall’azione in contatto con la realtà fino all’esperimento scientifico. Trova la sua massima espressione nell’attività di laboratorio;
- il mediatore iconico utilizza per lo più un linguaggio grafico: dai disegni spontanei agli schemi, dalle mappe concettuali ai grafici;
- il mediatore analogico è denominato anche ludico poiché basa il suo metodo sul gioco, la drammatizzazione e la simulazione;
- il mediatore simbolico utilizza, invece, gli strumenti propri della narrazione: concetti astratti, codici linguistici, figure retoriche.
Ovviamente una didattica che voglia arrivare con successo all’intera classe deve saper integrare tutti gli strumenti. Un bravo docente mediatore deve, infatti, riuscire a comprendere la personalità e il modo di relazionarsi dei suoi studenti.
Il mediatore scolastico
Restando sempre nell’ambito scolastico, troviamo un’altra figura mediana molto importante che è il mediatore scolastico. Il mediatore scolastico è colui che si pone al centro dei rapporti tra le diverse figure presenti nella scuola: dirigente, personale amministrativo, docenti, collaboratori e alunni. Il suo apporto è fondamentale anche nel rapporto tra scuola e famiglia.
Il mediatore scolastico può intervenire per gestire i conflitti che sorgono all’interno del gruppo classe, ovviamente con la collaborazione del docente di riferimento. Molto spesso le dinamiche che si sviluppano tra docenti e discenti sono molto simili a quelle che si sviluppano tra docenti e tra questi ultimi e il personale ATA. Il mediatore ha dunque il compito di richiamare le singole figure alla responsabilità individuale nel creare relazioni funzionali.
Il ricorso al mediatore scolastico può essere positivo anche nel caso in cui si verifichi un conflitto tra la scuola e le famiglie. In questo caso, il suo lavoro richiederà di attingere a tutte le qualità diplomatiche e a tutti gli strumenti di sua conoscenza per risolvere la questione.