Mentre le attività umane e sociali procedono a ritmi incalzanti, l’inverno scorre avaro di pioggia e venti. In molte città d’Italia, il livello delle polveri sottili supera le soglie consentite e le amministrazioni locali sono costrette a prendere provvedimenti. Tornano così i blocchi della circolazione dei veicoli per limitare i danni dell’inquinamento provocato dalle macchine. Le auto diesel, che dell’inquinamento sono considerate tra le maggiori responsabili, sono interdette alla circolazione a vantaggio delle vetture cosiddette ecologiche. Vediamo insieme le strategie adottate da tre grandi città italiane: Milano, Roma e Napoli.
Il blocco auto a Milano
A Milano, dopo cinque anni, è tornata, lo scorso 2 febbraio, la domenica ecologica. L’ordinanza del sindaco Beppe Sala ha disposto il blocco del traffico dalle 10 alle 18 per tutti i veicoli a benzina e diesel in tutte le strade della città ad esclusione dei parcheggi di interscambio e quelli situati nei pressi dello stadio San Siro. Una misura attuata per frenare l’inquinamento dato dalle macchine, soprattutto diesel, tra mille polemiche pur prevedendo molteplici deroghe. Hanno potuto circolare, ad esempio, oltre a mezzi pubblici, veicoli elettrici, biciclette e monopattini, quanti hanno dovuto recarsi in ospedale, a funzioni religiose, manifestazioni sportive. Il bilancio di questa operazione, tornata in auge dopo anni nel capologuo meneghino, è stato di 600 multe comminate in tutta la giornata, circa il doppio rispetto a quante elevate nei blocchi precedenti.
I provvedimenti di Roma contro l’inquinamento delle macchine
La città di Roma avrà la sua seconda domenica ecologica del 2020 il 9 febbraio. A differenza di Milano, dove il blocco auto è stata una misura eccezionale, la capitale è avvezza a questo tipo di provvedimenti che rientrano nella politica dell’amministrazione locale per contrastare l’inquinamento delle macchine soprattutto diesel. La prima dell’anno era caduta il 19 gennaio. Il provvedimento per domenica 9 febbraio dispone il divieto totale della circolazione per tutti i veicoli a motore nella zona a traffico limitato denominata Fascia Verde dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Il divieto è stato esteso anche ai mezzi con permesso di accesso e circolazione nelle ZTL della città. Potranno invece circolare i veicoli elettrici, a metano, le auto a benzina Euro 6, le moto e i ciclomotori, i veicoli car sharing e car pooling, i mezzi che trasportano disabili, quelli adibiti ai servizi di Pronto Intervento e pubblica utilità.
La politica di Napoli contro l’inquinamento delle macchine
Politica totalmete diversa è quella seguita dalla città di Napoli. L’amministrazione comunale del capoluogo partenopeo ha abbandonato da anni la scelta delle domeniche ecologiche per attuare un piano più incisivo. Da circa tre anni, infatti, nella città vige il divieto di circolazione per tre giorni a settimana da ottobre a marzo. Ogni lunedì, mercoledì e venerdì non si può circolare in nessuna strada della città, ad esclusione della tangenziale, dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30. Il provvedimento non riguarda i veicoli elettrici, a GPL e a metano, quelli destinati al car pooling, appartenenti agli enti pubblici e alle Forze dell’Ordine, alla Protezine Civile, i veicoli che trasportano materiali sanitari, disabili, malati che si stanno recando in centri per cure specialistiche.