Inquinamento atmosferico Italia fanalino di coda in Europa. L’Italia, infatti, è al momento è uno dei paesi più inquinato d’Europa, con moltissime città del nostro territorio con indici oltre i limiti di sicurezza. A dirlo è l’ultimo report della EEA (European Environment Agency) sulla qualità dell’aria in Europa.
Secondo questo report, nonostante la riduzione delle emissioni dovuta al lockdown del 2020, i risultati sono tornati ad essere allarmanti per la maggior parte delle città principali italiane, con particolare gravità delle città della pianura padana.
Questo è dovuto a varie ragioni, la principale è l’alta concentrazione di industrie e popolazione del Nord Italia, ma anche per la particolare conformazione geografica di questa regione, essendo circondata da tre lati dalle Alpi, impedendo una ventilazione costante.
Inquinamento atmosferico Italia: quali inquinanti
Lo studio dell’European Environment Agency si basa su quattro principali inquinanti:
- Particolato Fine
- Particolato
- Ozono
- Diossido di Azoto
In particolare il Particolato fine (PM2,5) e il Particolato (PM10) è l’insieme delle polveri sottili e sono quelle che destano le principali preoccupazioni dal punto di vista della salute.
Per queste polveri sottili, l’Organizzazione Mondiale della Sanità pone un limite massimo di 5 µg/mc per il particolato fine PM2,5 e di 15 µg/mc per il particolato PM10.
Città italiane più inquinate nel 2021
Le città più inquinate da particolato PM10 sono:
- 33 µg/mc Alessandria
- 32 µg/mc Milano
- 31 µg/mc Torino, Lodi, Brescia, Mantova, Modena
- 30 µg/mc Cremona, Vicenza, Treviso, Venezia, Asti, Piacenza, Reggio Emilia, Avellino, Padova, Verona
- 15 µg/mc Limite Massimo stabilito dall’OMS
Le città più inquinate da particolato PM2,5 sono
- 24 µg/mc Cremona, Venezia
- 22 µg/mc Vicenza
- 21 µg/mc Piacenza, Padova, Milano
- 20 µg/mc Torino, Asti, Alessandria, Treviso, Verona
- 5 µg/mc Limite Massimo stabilito dall’OMS
Le polveri sottili non sono però gli unici inquinanti trovati oltre i limiti in molte città italiane, anche il Biossido di Azoto, un gas tossico principalmente prodotto dalla combustione dei veicoli termici e l’ozono, altamente pericolo per esposizioni continuative ad alte concentrazioni. Oltre a queste esistono molti altri inquinanti, come Anidride Carbonica e Metano che però non sono stati inclusi nello studio dell’EEA causate da combustione o fughe di gas.
Nuovamente, anche nel caso di questi inquinanti, il Nord Italia sembra più colpito rispetto al Centro-Sud, arrivando anche a quasi 4 volte oltre il limite massimo stabilito dall’OMS nelle città principali della Pianura Padana.
Le città italiane più inquinate Biossido di Azoto nel 2021 sono:
- 39 µg/mc Milano
- 37 µg/mc Torino
- 36 µg/mc Como e Palermo
- 35 µg/mc Bergamo
- 34 µg/mc Trento e Teramo
- 33 µg/mc Roma e Monza
- 10 µg/mc Limite Massimo stabilito dall’OMS
Inquinamento atmosferico in Europa
L’Italia purtroppo pare essere una delle situazioni più gravi d’Europa. Infatti la maggior parte d’Europa ha delle condizioni definite Ottime (da 0 a 5 μg/m3 di PM2.5) o Buone (da 5 a 10 μg/m3 di PM2.5) o al massimo Moderate (da 10 a 15 μg/m3 di PM2.5), anche nelle aree più popolose e industriali del Centro Europa.
L’unica eccezione trova luogo nell’area della Polonia meridionale, Repubblica Ceca e Slovacchia, altra zona altamente industrializzata e che, seppur in maniera diversa e inferiore, vede condizioni simili alla Pianura Padana per bassa ventilazione.
Le condizioni italiane, rispetto a quelle europee sono critiche e richiederebbero un intervento immediato, come anche suggerito da Legambiente nel rapporto “Mal’Aria di città” del 2022. Alcune delle proposte suggerite sono: Ridisegnare lo spazio urbano a misura d’uomo
- Aumento dell’adozione dei metodi di trasporto pubblico elettrico
- Finanziare la Sharing Mobility
- Stop della vendita dei veicoli a combustione
- Riqualificazione energetica dell’edilizia pubblica
- Rendere green l’home delivery
- Monitoraggio delle pratiche agricole potenzialmente pericolose
Fonte: https://energia-luce.it/news/inquinamento-aria-italia/
In copertina foto di Andreas Lischka da Pixabay