La paranoia per il Coronavirus sta creando nuovamente quell’ondata di fake news dannosa che aveva caratterizzato anche altri momenti sociali importanti come la Brexit o le ultime elezioni americane. L’OMS, quindi, per riconoscere questo problema ha coniato un sillogismo come “Infodemia” ed significato tutto particolare.
Infodemia: il significato
Con il termine “Infodemia” si indica “quell’abbondanza di informazioni, alcune accurate e altre no, che rendono difficile per le persone trovare fonti affidabili quando ne hanno bisogno”. Troppe fake news in giro, secondo gli esperti medici soprattutto in questo momento dove sempre più false notizie si sono annidate nella rete sotto le più diverse forme. Partiamo dai messaggi vocali su Whatsapp, passando per le solite teorie del complotto e arrivando ai “consigli” come evitare di mangiare nei ristoranti cinesi.
Coronavirus e l’Infodemia
È proprio il virus cinese ad aver fatto creato tante polemiche e notizie false ma a citare per prima l’infodemia (ed il suo significato) è stata l’Organizzazione Mondiale della Sanità all’interno del suo report sul coronavirus. Nel rapporto l’Oms punta il dito contro una sovrabbondanza di informazioni legate a quello che sta accadendo nel mondo in questi giorni. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel suo rapporto, si impegnata nel rintracciare false notizie sul virus che ha particolarmente colpito la città di Wuhan. Inoltre, da oggi in poi darà “informazioni basate sull’evidenza” sui propri canali social e sul sito web dell’Oms.
Infodemia, social ai ripari
L’OMS tende comunque a sottolineare che, rispetto al 2016, sembra esserci maggior reattività da parte delle piattaforme social, che si sono dette pronte (a provare) ad arginare la disinformazione.
Il social network creato da Mark Zukenberg, ad esempio, si è persino dichiarato disposto per la prima volta a eliminarle, se mette a fisicamente a rischio le persone, mentre per tutto ciò che non ha a che fare con il Coronavirus ne limita solo la diffusione.