(Adnkronos) – L’influenza e gli altri virus respiratori continuano la loro ascesa. “Nella 47esima settimana (20-26 novembre) i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 542mila, per un totale di circa 2.305.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza”. E’ il quadro che emerge dal monitoraggio della rete RespiVirNet, coordinata dall’Istituto superiore di sanità (Iss) in collaborazione con il ministero della Salute.
Nel report aggiornato oggi si segnala che l’incidenza delle sindromi simil-influenzali in Italia sale e si attesta a 9,2 casi per mille assistiti (contro 7,9 nello scorso bollettino). “Aumenta l’incidenza in tutte le fasce di età – si legge – ma risultano maggiormente colpiti i bambini al di sotto dei 5 anni in cui l’incidenza è pari a 17,9 casi per mille assistiti (15,9 nella settimana precedente).
La scorsa stagione in questa stessa settimana l’incidenza” negli under 5 era molto più alta, “pari a 40 casi per mille assistiti”. Tornando agli ultimi 7 giorni monitorati, nella fascia d’età 5-14 anni l’incidenza è risultata essere a 7,06 casi per mille assistiti, nella fascia 15-64 anni a 10,07 e tra gli over 65 a 6,22 casi per mille assistiti. Complessivamente nella 47esima settimana del 2023, concludono gli autori del report, la curva delle sindromi simil-influenzali mostra valori sopra la soglia epidemica, ma inferiori a quelli registrati nell’ultima stagione, 2022-2023.
Stringendo l’obiettivo sulle regioni, in quelle che hanno attivato la sorveglianza il livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali è sopra la soglia basale (3,99 casi per mille assistiti), ovunque tranne che in Molise. Nel rapporto si precisa che l’incidenza osservata in alcune regioni è fortemente influenzata dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno inviato, al momento, i loro dati.
In ogni caso dai dati scorporati emerge che l’incidenza più alta in questa settimana si rileva in Lombardia (12,57 casi per mille assistiti), seguita dal Piemonte (11,14) e da Liguria (10,88), Abruzzo (10,67) ed Emilia Romagna (10,54). In queste regioni è stata raggiunta la soglia di intensità media.
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