Il carcinoma renale a cellule chiare (ccRCC) è un tumore chemio/radio-resistente che va frequentemente incontro a progressione e metastasi. Lo studio dei meccanismi alla base dei processi di trasformazione e progressione è di notevole importanza per lo sviluppo di nuove terapie a bersaglio molecolare.
Lo studio di un gruppo di ricercatori dell’Istituto di tecnologie biomediche (Itb) del Cnr (Ingrid Cifola, Eleonora Mangano, Cristina Battaglia) in collaborazione con l’Università di Milano-Bicocca, pubblicato sulla rivistaAmerican Journal of Pathology, ha permesso di approfondire il ruolo del gene LOX nei processi di progressione del ccRCC, grazie alla combinazione di approcci sperimentali diversi e complementari, che includono l’indagine trascrittomica su larga scala, saggi funzionali e microscopia ad alta risoluzione.
La ricerca, condotta su colture primarie di ccRCC come comprovato modello in vitro della biologia del tumore, ha studiato per la prima volta nel carcinoma renale l’espressione e la funzione di LOX. Da questi studi è emerso che il gene, che codifica per una lisil ossidasi ed è controllato dal già noto HIF-1a (fattore inducibile da ipossia-1-alpha), è fortemente espresso nel ccRCC e ha un ruolo attivo nella regolazione delle capacità migratorie e invasive delle cellule tumorali. La forma secreta di LOX, inoltre, è in grado di aumentare la rigidità delle fibre di collagene promuovendo l’adesione e la migrazione.
Il ruolo chiave di LOX nella modulazione del fenotipo migratorio ne fa un interessante candidato per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche mirate per il ccRCC.