In merito all’archiviazione da parte del GIP di Velletri della querela del Sindaco de Magistris nei confronti del settimanale L’Espressso successiva al reportage “Bevi Napoli e poi muori ” l’Avvocatura municipale ha proposto ricorso per Cassazione.
L’Ufficio legale di Palazzo San Giacomo, sottolinea nei motivi a sostegno del proprio ricorso che ” quel che è più grave ed evidenzia una motivazione apparente, che dà il segno dell’omesso rispetto della garanzia di un contraddittorio sostanziale, è la circostanza, evincibile dal testo del provvedimento impugnato, che quest’ultimo si riferisce a tutt’altra indagine.
Si legge, infatti nell’ordinanza ( pag. 2) : “…. Per quanto concerne in particolare il principio di verità, deve osservarsi che il nucleo essenziale dei fatti narrati corrisponde al vero, così come confermato in querela e nell’atto di opposizione, in cui l’opponente non disconosce comunque l’esistenza dei procedimenti penali cui si fa riferimento nel libro, né il contenuto dei verbali di s.i.t. ivi riportati; del pari, pur senza indicazione della data di emissione, comunque, il libro in esame, con particolare riferimento al procedimento penale per la falsificazione dei prosciutti a Modena a carico dei titolari della SUINCOM s.p.a., contiene il riferimento alla mancata definizione con sentenza di condanna a causa dei ritardi e delle prescrizioni, circostanza,anche quest’ultima corrispondente al vero… La richiesta di archiviazione del Pubblico Ministero emessa nell’ambito del presente procedimento inspiegabilmente rimasto a carico di ignoti deve essere, pertanto,accolta,non imponendosi la necessità di ulteriori attività investigative, con conseguente ordine di archiviazione del procedimento…(sic).