Presso la sede della Conferenza delle Regioni e Province autonome, a Roma, si è svolto l’incontro, promosso dalla Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio, con Trenitalia S.p.A., sul tema degli aumenti tariffari degli abbonamenti sui servizi di Alta Velocità.
All’incontro, convocato dal vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, in qualità di coordinatore della Commissione e al quale hanno preso parte anche l’Assessore alla Mobilità della Regione Piemonte, Francesco Balocco e l’Assessore ai Trasporti della Regione Liguria, Giovanni Berrino, Trenitalia è intervenuta in persona della dott.ssa Morgante, amministratore delegato della società. Nel suo intervento la dott.ssa Morgante ha ricordato le dichiarazioni dell’Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato, Ing. Renato Mazzoncini, nel corso della sua audizione di ieri al Senato e ha illustrato nel dettaglio i motivi che hanno portato la propria azienda a intervenire in modo così massiccio sui costi degli abbonamenti sull’Alta Velocità, motivi legati alla sostenibilità economica degli abbonamenti che deve essere garantita in quanto relativa a servizi a mercato e alla necessità di garantire condizioni adeguate di servizio anche ai viaggiatori non pendolari.
Le Regioni hanno manifestato le proprie preoccupazioni, peraltro già anticipate sugli organi di stampa nei giorni scorsi, verso una scelta aziendale che, per l’entità degli aumenti e il brevissimo tempo di preavviso, è apparsa più un atteggiamento “dissuasivo” sull’uso degli abbonamenti, che non un’esigenza dettata da equilibri di bilancio. Le Regioni, e in particolare la Campania, hanno in ogni caso sottolineato che il problema che si sta affrontando è quello di un “nuovo pendolarismo” che sta assumendo sempre più una dimensione sociale specifica, che richiede una riflessione e un confronto più approfondito tra tutti gli attori coinvolti, attesa la nuova rilevanza sociale di tale utenza che si rivolge ai servizi su ferro di alta velocità.
La dott.ssa Morgante, al fine di consentire un confronto e un approfondimento del problema da parte del MIT e delle Regioni, ha avanzato la proposta, peraltro già anticipata al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, di lavorare in un tavolo comune al tema e di congelare fino a giugno il cinquanta per cento degli aumenti per i servizi di abbonamento mensile e mensile lun-ven, mantenendo, in ogni caso, le riduzioni per i servizi di abbonamento del tipo fascia oraria 9.00-17.00. Tale riduzione, ad esempio, limiterebbe al 10% l’incremento delle previgenti tariffe, per gli abbonamenti lunedì/venerdì.
Le Regioni, pur manifestando apprezzamento per tale iniziativa, hanno sollecitato Trenitalia a congelare completamente gli aumenti fino a giugno, in attesa degli esiti del tavolo tecnico che il MIT intende promuovere, cui le Regioni chiedono di partecipare. Trenitalia ha dichiarato che non è possibile un annullamento totale della manovra in quanto il problema delle perdite che si registrano nelle ore di punta in molte tratte pendolari resta in ogni caso e anche per non penalizzare gli acquirnti degli abbonamenti in fascia 9-17 he hanno usufruito di una riduzione di prezzo.
Le Regioni, nel registrare nella diversità di posizioni un primo risultato positivo, si riservano d’incontrare, sullo stesso tema, l’altro competitor sul mercato, Nuovo Trasporto Viaggiatori S.p.A., per sollecitare anche tale azienda ad adottare forme di abbonamento rivolte all’utenza dei relativi servizi. Nel contempo sarà audita sugli stessi temi anche l’Autorità nazionale di regolazione del trasporto, per sollecitare aggiornamenti regolatori adeguati alle nuove forme in cui si esprime oggi il pendolarismo nel trasporto pubblico.