Il mondo dell’ecosostenibilità, o di quello che chiamano consumo collaborativo,a volte può presentare piacevoli sorprese.
Blablacar è una piattaforma web di car pooling, che sta ad indicare una forma di trasporto di condivisione di automobili private (si affianca infatti all’altra tipologia di consumo collaborativo che è il car sharing) in base alla quale chi deve andare da una località X ad un’altra località Y pubblica un annuncio sul sito blablacar.com. In questo modo permette a chi deve fare lo stesso tragitto (o anche una parte di esso) di poter entrare in contatto con il proprietario dell’auto e viaggiare insieme dividendo le spese (di norma i costi variano fra i 15 ed i 25 euro a seconda della tratta), e – cosa non meno importante – riducendo l’impatto sull’ambiente.
Ed è proprio durante questi viaggi che si ha l’occasione di conoscere persone che non ti aspetti.
Dopo un week-end con vecchi amici a Firenze, ho prenotato un “passaggio” da Anna F per tornare la domenica sera a Milano dove lavoro. Ci siamo visti in un posto concordato insieme alle 16.45.
Facciamo conoscenza e mi accorgo subito che è una persona molto gentile ed affabile. Mi informa che dobbiamo andare a prendere una terza persona (che si è aggiunta all’ultimo momento) ad un’area di sosta non molto distante da dove eravamo, per poi imboccare l’autostrada lì vicino.
Ne approfittiamo quindi per fare benzina e ci raggiunge così il terzo passeggero che si presenta come Antonio.
Saliamo in macchina e partono le consuetudinarie chiacchiere di iniziazione alla reciproca conoscenza. Di dove sei, dove vivi, come mai vai a Milano, che lavoro fai, ecc.
Alla terza domanda Antonio risponde che viaggia spesso per lavoro. Alla quarta, invece, che è un cantautore.
A questa risposta – non lo nascondo – non senza una punta di ironia chiedo:
– Ah, bravo! Ed hai già pubblicato qualcosa?
E lui:
– Beh… sì! In realtà ho anche vinto Sanremo e X Factor!
È quindi scoppiata una fragorosa risata da parte di tutti e tre. Ci ha rivelato quindi essere Antonio Maggio, vincitore del Festival di Sanremo nella categoria giovani e della prima edizione di X Factor (assieme al suo gruppo dell’epoca, gli Aram Quartet). Anna F lo conosceva bene, il sottoscritto un po’ meno a causa del fatto che (soprattutto per mancanza di interesse e di tempo) non guarda la tv da un bel po’ di anni ed è quindi un profondo profano dei programmi sopra citati e i cui gusti musicali sono abbastanza lontani dalla musica leggera italiana. Proprio in base a tale premessa il mio giudizio sulla persona Antonio non è inficiata da alcuna idolatria da fan.
Al contrario, inizialmente è subito scattato un mio personale preconcetto nei suoi confronti, che però è stato totalmente spazzato via man mano che la conversazione è andata avanti.
Antonio Maggio è infatti un ragazzo semplice, che non “se la tira” (indicativo il fatto che non disdegni di viaggiare con blablacar), molto affabile e soprattutto molto intelligente. Durante le 3 ore di viaggio da Firenze a Milano abbiamo scoperto di avere gli stessi gusti musicali (entrambi amiamo i cantautori italiani “vecchia scuola”: Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Lucio Battisti, Rino Gaetano, la musica indipendente e gli Afterhours), di condividere molte opinioni su varie questioni, soprattutto in fatto di cibo (Antonio è un buon gustaio ed ovviamente ama la pizza del mitico Michele a Forcella ed il caffè di Napoli). Il viaggio è trascorso velocemente ed in maniera piacevole e non c’è stata alcuna barriera che divideva me ed Anna F “persone normali” e la celebrità Antonio. Abbiamo fatto una sosta in autogrill dove abbiamo preso un caffè in maniera normalissima.
Tra l’altro sono rimasto positivamente impressionato quando ci ha inviato una richiesta di amicizia su Facebook dal suo contatto privato.
Una bella persona, nient’altro da dire. Come anche Anna F.
Albert Einstein una volta disse che è più facile spezzare un atomo che un pregiudizio.
Lungi da me il voler contraddire un tal genio. Questa volta però, posso dire, che è stata una piacevole eccezione.