Si intitola Incompatible, il primo album dei Nibiru Prj 22, quartetto formato da Angelo e Luciano Napoli, Francesco Galatro e Stefano De Rosa, in uscita a febbraio per la Tippin’ the Velvet Productions di Gianluigi Manzo.
L’album è articolato in tredici tracce, in un percorso che assembla suoni digitali e armonici perseguendo una vocazione per la sperimentazione e la fusione dei generi che intreccia minimal, dub, grunge, industrial e rock, nella volontà di “dare forma a un viaggio nella costellazione dei rapporti umani e dare voce alla profonda collisione e all’invalicabile incompatibilità che caratterizzano la relazione tra uomo e natura”.
“Incompatible – raccontano i Nibiru Prj 22 – parte da una riflessione sui limiti del suono che i Nibiru Prj 22 stavano conducendo da tempo. Veniamo tutti da percorsi di formazione musicale classica e ciascuno di noi rivela una naturale propensione per lo studio del suono e dell’armonia così come dei loro limiti di esecuzione. Con Incompatible, invece che lasciarci trascinare dalla volontà di superare quei confini, che è tipico di un atteggiamento predatorio dell’uomo sulla natura che rifuggiamo, abbiamo deciso di attraversare quei limiti, partendo da un fondamento profondamente arcaico e cioè dallo studio della frequenza Hz 422, quella che da alcuni è considerata il suono dell’universo”.
L’ALBUM “Incompatible” è il frutto del lavoro e della ricerca dei Nibiru Prj 22. Esso nasce dalla volontà di creare una sutura, di ricomporre la frattura e “ri-armonizzare” il rapporto tra i corpi umani e celesti, tra i mondi Artificiale e Naturale; è il prodotto di una sperimentazione pura, condotta con metodo scientifico, sulle infinite possibilità di creare armonia utilizzando la frequenza dell’universo.
“Incompatible” è un album concettualmente demarcato in due tempi fusi insieme nella volontà di provare a ridefinire l’insormontabile incompatibilità tra tutto ciò che è natura e frutto della manipolazione umana. Da un lato dominano un imperante ricorso al “big beat” e suoni che spaziano dal jungle alla techno, alla dance più ortodossa per poi virare verso un minimal dalle incursioni cosmic fino ad atterrare di fronte ad aperture di archi che sfumano nell’altra anima del progetto dove a farla da padrone è un elettro-rock puro, fatto di riff graffianti e suoni armonici combinati magistralmente con sinth, vocoder e manipolazione digitale.
“La nostra è fusion” affermano i Nibiru Prj 22, e l’ascolto di “Incompatible” ne dà la conferma, dimostrando come i quattro, tutti con un curriculum di studi jazz, abbiano ben chiaro il concetto.