Inclusione disabili: cosa significa davvero? Significa fornire assistenza adeguata, sostenere la ricerca e creare per la persona disabile un ambiente che lo faccia sentire accolto. Un ambiente che alleggerisca in qualche modo la sua disabilità e gli consenta di partecipare in autonomia alle attività che sceglie. La pandemia e ora la guerra, con tutto ciò che comportano anche da un punto di vista sociale, hanno avuto e hanno ancora un notevole impatto soprattutto sui più fragili. Di disabilità e inclusione abbiamo parlato con dottor Marcello Panà, Consigliere della Fondazione G. B. Baroni Ente Terzo Settore e responsabile del Comitato scientifico.
Dottor Panà, di cosa si occupa la Fondazione, da quanto tempo agisce e secondo quale vision?
La Fondazione G.B. Baroni ETS da circa 50 anni è impegnata a rendere migliore la qualità della vita dei più fragili per la loro disabilità. Ha preso vita a partire negli anni ’70 da un atto di solidarietà civile “lascito testamentario”, antesignano ante – litteram della legge attuale del ‘’dopo di noi ‘’, di un cospicuo patrimonio mobiliare destinato alla costituzione di un ente per effettuare opere di bene genericamente intese.
Da allora la struttura della Fondazione Baroni si è evoluta da semplice associazione con personalità giuridica che ebbe il compito di qualificare statutariamente l’area di intervento dei soggetti motulesi, neurolesi o neuromotulesi in senso ampio, per poi configurarsi in ONLUS e quindi al passo con i tempi divenire ufficialmente Ente del Terzo Settore, pilastro sociale e occupazionale del Paese.
Oggi il suo impegno di solidarietà alla disabilità si esercita nel territorio del Lazio e, in particolare, a Roma attraverso bandi annuali, giunti per il 2022 al valore complessivo di 280.000,00 Euro così distribuiti: 100.000,00 a progetti di ricerca scientifica, 100.000,00 Euro a iniziative di assistenza e 80.000,00 Euro per attività sportive. Azioni concrete che negli anni hanno consentito la realizzazione di importanti progetti e coinvolto Enti di ricerca di prestigio.
Disabilità: dall’integrazione all’inclusione, un’evoluzione o un vero salto di qualità?
Disabilità è quella condizione umana che impedisce all’individuo di agire in termini normali, si intende quindi qualsiasi limitazione o perdita della capacità di compiere una attività secondo parametri considerati normali per un essere umano. Nel nostro caso la Fondazione G.B. Baroni ETS si occupa della disabilità fisica, motoria e sensoriale. Così inquadrata, la disabilità impatta direttamente con il vivere sociale e, se considerata solo sul modello sanitario, può provocare uno svantaggio sociale e fenomeni di discriminazione, di emarginazione o peggio di ghettizzazione. Per ovviare a questo occorre porsi l’obbiettivo di attivare processi di integrazione e di inclusione. La Fondazione Baroni si è posta e in futuro continuerà su questa linea, premiando i progetti che soddisfano il bisogno della persona con disabilità di trovare un contesto ambientale idoneo a ridimensionare la disabilità medesima e permettere comunque in qualche misura la partecipazione autonoma alle attività
proposte. Qui sta il vero salto di qualità culturale.
Quali sono le peculiarità dei bandi sulla disabilità?
In questi ultimi anni la Fondazione G.B. Baroni ETS ha sviluppato la sua azione di erogazione di contributi attraverso la pubblicazione di bandi, segnale che ha rappresentato una evoluzione rispetto al precedente modo di operare consistente in una politica ‘’low profile‘’ dal punto di vista della propria visibilità concentrata sulle proprie capacità personali di introduzioni nel settore di riferimento della disabilità.
Ma di fronte alla definizione di nuove metodologie di cura e riabilitazione e alla crescente domanda di inclusione sociale, in particolare giovani compresi i figli degli immigrati, era necessario cambiare e inserire la Fondazione Baroni nel mercato pubblico dei protagonisti del settore. Di qui, attraverso il supporto di una valida azione di comunicazione, è approdata al sistema dei bandi introdotti su uno schema classico standard e con un complesso di peculiarità che lo contraddistinguono come:
- operatività sul territorio romano del richiedente di comprovata esperienza
- non reiterazione: 1 o 2 anni
- impatto sociale
- fattibilità e originalità del progetto e sua verificabilità
- congruità del budget e co-finanziamemto
- insindacabilità del giudizio della F e trasparenza
Tale politica è stata vincente dal punto di vista pubblicitario. Sono principi costituzionalmente protetti che la Fondazione Baroni ha fatto propri nello statuto riconoscendoli in pieno a tutta la categoria dei disabili. I suoi interventi hanno trovato nuova motivazione in considerazione del recente periodo caratterizzato dalle emergenze sanitarie – pandemia -economiche – guerra Ucraina – politiche – flessione dei fondi dello Stato, che hanno diffuso un malessere generalizzato nei vari ambiti della vita sociale, dal mondo del lavoro a quello
della scuola e a quello dello sport, alterando gli aspetti più profondi delle relazioni interpersonali
penalizzando di fatto gli individui più fragili. Così operando sono stati garantiti in pieno i principi di
integrazione e inclusione.
L’importanza della ricerca, dell’assistenza e della solidarietà
La Fondazione Baroni sin dall’inizio ha voluto dare significativo risalto alla ricerca scientifica, ciò è dovuto all’ormai riconosciuto valore del rapporto tra problemi clinici e comportamentali delle patologie del sistema nervoso che possono avere una soluzione se collegate con il progredire della ricerca nel settore. E’ universalmente accertato che, non solo la ricerca clinica, ma anche e soprattutto quella di base presentano riflessi decisivi sulla diagnosi e il decorso – guarigione o anche solo miglioramento – delle malattie. Sulla base di ciò la Fondazione Baroni ha inteso sostenere finanziariamente alcune ricerche in vari settori: biologia molecolare, ricerche cliniche e epidemiologiche, robotica e telemedicina; come pure ricerche fondamentali sulle sindromi Parkinsoniane, sull’autismo e più recentemente sul morbo di Alzhaimer. Per essere sempre vigile e attenta all’evoluzione scientifica la Fondazione Baroni partecipa direttamente o indirettamente
attraverso il Comitato Tecnico Scientifico, statutariamente previsto, a numerose attività congressuali
nazionali.
In copertina foto di Kreingkrai Luangchaipreeda da Pixabay