(Adnkronos) – Incentivi auto per il 2024. Ammonta a 950 milioni di euro, di cui 10 ‘ereditati’ dai fondi 2023, il nuovo programma di ecoincentivi che entrerà in vigore entro la fine di marzo. Nel piano Ecobonus, 793 milioni sono destinati alle auto, 35 milioni a ciclomotori, motocicli e quadricicli, 53 milioni per i veicoli commerciali leggeri, 20 milioni per l’usato auto, 50 milioni per il noleggio a lungo termine. “Si tratta di un piano straordinario di incentivi per il settore automotive da quasi 1 miliardo di euro” sottolinea il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. “Il piano si propone l’obiettivo della sostenibilità ambientale e quindi con la contestuale rottamazione del parco auto più vecchio d’Europa – prosegue il ministro -.
La rottamazione riguarda le auto euro zero, uno, due e tre saranno particolarmente incentivati. Inoltre gli incentivi saranno diretti soprattutto alle famiglie con redditi bassi”. “E’ una inversione di rotta rispetto al passato -aggiunge Urso- perché puntiamo a produrre in Italia almeno 1 milione di auto, magari anche con un secondo produttore oltre a Stellantis”. Rispetto al passato cambia la ripartizione degli incentivi disponibili per le diverse tipologie di auto. Le più ‘pulite’ ovvero le elettriche con emissioni comprese tra 0 e 20 grammi di Co2 per km potranno contare su 240 milioni di euro, 150 milioni andranno alle ibride plug-in tra 21 e 60 g/km mentre la dotazione maggiore – 403 milioni – andrà alle auto nella fascia tra 61 e 135 g/km, ovvero full hybrid, mild hybrid e con motore a benzina o Gpl a basso consumo.
Rispetto al passato si tratta di una inversione di marcia, con una maggiore attenzione ad auto dal listino più abbordabile rispetto alle elettriche pure, una fascia di mercato che ha sempre esaurito in tempi brevissimi i fondi a disposizione (a differenza, appunto delle Bev). Il piano ‘sostiene’ la rottamazione delle auto dalla categoria Euro 0 fino alla Euro 5 (finora esclusa) purché di proprietà da almeno 12 mesi del beneficiario o di un familiare convivente: i fondi per la rottamazione delle Euro 5 peraltro sono limitati all’acquisto di vetture elettriche o ibride-plug-in. Confermata la maggiorazione del 25% degli importi nel caso di reddito familiare Isee inferiore a 30mila euro con un incentivo massimo che può raggiungere i 13.750 euro.
Ai bonus dovrebbero poter accedere anche le aziende, con l’esclusione dei concessionari auto. Per gli incentivi c’è un vincolo di mantenimento della proprietà del veicolo che per le persone fisiche è di 12 mesi, mentre sale a 24 mesi per quelle giuridiche. Dodici mesi di vincolo di proprietà anche per i bonus su ciclomotori/motocicli/quadricicli; Il meccanismo dei nuovi incentivi 2024 è particolarmente premiante per chi rottama vetture più inquinanti (Euro 0,1 e 2) e sostiene gli automobilisti con redditi più bassi. Infatti si prevede per la fascia 0-20 gr/km un bonus di 6 mila euro senza rottamazione, che salgono a 11 mila con rottamazione di auto Euro 0,1 e 2, passando a 10 mila per le Euro3, per scendere a 9 mila per le Euro4, e azzerarsi per le Euro 5: con Isee sotto i 30 mila euro i valori diventano rispettivamente 7.500, 13.750, 12.500, 11.250 e 8000 (in questo caso ‘aprendo’ anche la categoria Euro 5).
Salendo di emissioni (21-60 gr/km) gli incentivi sono di 4 mila, 8 mila, 6 mila, 5500 e 0 euro, che per gli Isee under 30 mila diventano 5 mila, 10 mila, 7500, 6875 e 5000 euro. Infine per le vetture con emissioni 61-135 grammi di CO2 per km senza rottamazione non ci sono incentivi, mentre sono di 3 mila euro rottamando le Euro 0-2, 2 mila per le Euro 3 e solo 1.500 per le Euro 4. Va segnalato che anche quest’anno i bonus sono applicabili solo su vetture che abbiano prezzi inferiori (Iva esclusa) a determinate soglie, ovvero 35 mila euro per le elettriche e quelle della fascia 61-135 g/km di CO2 e 45 mila per le 21-60 g/km;
Interessante anche il contributo per l’acquisto di auto usate Euro 6 dal valore non superiore ai 25 mila euro (Iva esclusa), nel caso di contestuale rottamazione di un veicolo fino alla classe Euro 4 di proprietà da almeno 12 mesi: l’incentivo è di 2.000 euro, con una dotazione complessiva di 20 milioni. Il piano prevede anche 35 milioni di incentivi per ciclomotori/motocicli/quadricicli con la dotazione maggiore a quelli elettrici (30 mln) e solo 5 per quelli non elettrici: per gli elettrici il contributo senza rottamazione è pari al 30% del valore del veicolo con un massimo di 3.000 euro, con rottamazione invece si sale al 40% e con un tetto di bonus pari a 4 mila euro. Ai veicoli commerciali leggeri sono destinati infine 53 milioni. Una curiosità è poi la menzione di un possibile incentivo a modifiche che ‘puliscono’ le auto già di proprietà: è allo studio infatti la possibilità di sostegno a retrofit con GPL/metano. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)