Inaugurato a Napoli presso il Liceo Statale “Pietro Calamandrei” nel quartiere Ponticelli la prima opera muraria dedicata al poeta, drammaturgo e saggista partenopeo Salvatore Di Giacomo (Napoli, 12 marzo 1860 – Napoli, 5 aprile 1934). L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Erre Erre Eventi di Salerno e finanziata dalla Regione Campania nell’ambito del “Piano di promozione e valorizzazione della cultura 2024” (DGRC n. 470 del 20/09/2024), volto a ricordare la vita e le opere di una delle figure più rilevanti, e tuttavia meno conosciute e celebrate, della cultura partenopea a 90 anni dalla sua scomparsa.
Il primo murale dedicato a Salvatore Di Giacomo
Il murale tributo al poeta di Napoli è stato realizzato dal pittore e urban artist Antonio Cotecchia, in arte Kotè, noto per le sue coloratissime interpretazioni su parete di grandi volti – è suo l’omaggio a Giacomo Matteotti realizzato lo scorso novembre ad Aielli, L’Aquila -, ma anche per gli intrecci di personaggi, simboli e scene di vita in stile futurista e pop. Tre sono gli elementi che costituiscono l’opera: una trama di decori che evocano le curve sinuose tipiche dell’Art Nouveau, il volto di Di Giacomo e, sul lato sinistro, i versi del celebre poema “Marzo” – nu poco chiove e n’ato ppoco stracqua: torna a chiovere, schiove, ride ’o sole cu ll’acqua – trascritti dal muralista napoletano Giovanni Anastasia, che ha affiancato Kotè in questa impresa artistica.
La responsabilità più grande
“La responsabilità più grande che abbiamo oggi verso i giovani, indipendentemente dal ruolo che ricopriamo, è quella di saper narrare storie capaci di ispirarli. Che siano raccontate con parole, come nel caso di Di Giacomo, o con immagini, come nel mio caso, queste storie devono avere un potere trasformativo: aiutare i ragazzi a immaginare i propri sogni e fornire loro gli strumenti per renderli realizzabili.” ha dichiarato l’artista Kotè.
Il Dirigente scolastico Vincenzo Falco, prendendo spunto dai versi trascritti, ha commentato così il sostegno della scuola all’iniziativa: “La cultura è questo, porre fine alla pioggia, ridere assieme al sole. Vedere la luce. Salvatore Di Giacomo con parole imperiture ha disegnato per sempre quel mare, quella finestrella sul volto della nostra Napoli che si veste e brilla dei colori più belli. Da oggi il volto di un genio della letteratura, della canzone, della poesia è raffigurato sulla facciata del luogo per eccellenza in cui si produce cultura: una Scuola”.
Salvatore Di Giacomo
Nato a Napoli nel 1860, Salvatore Di Giacomo è stato uno dei più grandi poeti e drammaturghi napoletani. La sua produzione, intrisa di un amore profondo per la sua città, ha saputo catturare l’essenza della vita popolare napoletana, esprimendola in versi semplici e ricchi di sentimento. É ricordato soprattutto per le sue canzoni, nate dalla collaborazione con i più importanti compositori dell’epoca. Le sue poesie, spesso incentrate su temi come l’amore, la nostalgia, la vita quotidiana, sono musicate e cantate da generazioni, diventando parte integrante del patrimonio musicale napoletano. Tra le più celebri: Era de maggio – reinterpretata tra gli altri da Franco Battiato, Marechiaro, E spigule francese – nota nella versione di Massimo Ranieri – Napulitanata.
Per sottolineare l’importanza della promozione e della valorizzazione del ruolo di Salvatore Di Giacomo nella storia e nella cultura partenopee, e non solo, il murale è dipinto sulla facciata esterna di una scuola, il Liceo Statale “Piero Calamandrei” nel quartiere Ponticelli, che, sempre quest’anno, ha aderito insieme ad altri due licei della città, a un’altra importante iniziativa culturale promossa dall’Associazione Euforika Napoli in memoria dell’illustre letterato, che ha visto i ragazzi coinvolti in laboratori di scrittura, musica e teatro.