La Mattel ha sempre puntato sull’inclusività per quanto riguarda la bambola più famosa e venduta del mondo. Barbie, da ora in poi, avrà la sua bambola con sindrome di down che entrerà a far parte della linea Barbie Fashionistas. Un’idea ben sviluppata da Mattel e ben recepita dal grande pubblico.
Breve storia di Barbie
La bambola Barbie è stata creata nel 1959 dalla designer Ruth Handler in collaborazione con la sua famiglia e il co-fondatore della Mattel, Elliot Handler. La bambola era stata ispirata dalla Barbie tedesca, una bambola di plastica adulta che indossava abbigliamento elegante.
La prima bambola Barbie aveva i capelli biondi e gli occhi blu ed era vestita con un abito nero e bianco a righe. La Barbie era inizialmente rivolta alle bambine adolescenti come un’alternativa alle bambole infantili.
La bambola Barbie ha rapidamente guadagnato popolarità negli Stati Uniti e in tutto il mondo, diventando un’icona culturale. Nel corso degli anni, la Barbie ha subito molte trasformazioni e ha indossato una vasta gamma di abbigliamento e accessori.
La prima Barbie con sindrome di Down
La bambola Barbie con sindrome di Down, si legge in una nota, ha lo scopo di ispirare tutti i bambini e le bambine a raccontare sempre più storie attraverso il gioco. “In quanto brand di bambole con il maggior numero di rappresentazioni di diversità sul mercato, Barbie svolge un ruolo importante nelle prime esperienze di ogni bambino e bambina e per questo ci impegniamo a fare la nostra parte per contrastare lo stigma sociale attraverso il gioco“, ha affermato Lisa McKnight, Executive Vice President e Global Head di Barbie & Dolls di Mattel.
Per garantire che la bambola rappresenti accuratamente una persona con sindrome di Down, Barbie ha lavorato a stretto contatto con la National Down Syndrome Society (NDSS). Ndss supporta le persone con sindrome di Down e le loro famiglie fornendo risorse, guidando il cambiamento delle politiche sociali, impegnandosi con le comunità locali.
“E’ stato un onore lavorare con il brand Barbie sulla bambola Barbie con sindrome di Down“, ha dichiarato Kandi Pickard, Presidente e CEO di NDSS. “Questo significa molto per tutte le persone con sindrome di Down, che per la prima volta potranno giocare con una bambola Barbie che assomigli a loro. Questa Barbie ci ricorda che non dovremmo mai sottovalutare il potere della rappresentazione. E’ un enorme passo avanti per l’inclusione e un momento che stiamo celebrando“.
Promozione della nuova bambola
Per celebrare il lancio della bambola e sostenere l’inclusione, la visibilità e la comprensione delle persone con sindrome di Down, alcune ambassador europee si sono unite a Barbie per celebrare questo momento così importante per la comunità. Parliamo di:
- Ellie Goldstein, Modella (Regno Unito)
- Elèonore Laloux, City Counselor & Scrittrice (Francia)
- Enya, Modella & Influencer (Paesi Bassi)
Sono state tutte immortalate in immagini e video celebrativi mentre vedono per la prima volta la bambola che le rappresenta.