Sono oltre 5.500 i ragazzi che, in un anno scolastico particolarmente difficile, hanno aderito al progetto #youthefuture, promosso da Save the Children e Fondazione CDP, per rafforzare le competenze digitali di bambini e adolescenti in contesti di particolare criticità e promuovere la loro partecipazione attiva nella società. Nei mesi scorsi, i ragazzi coinvolti hanno seguito laboratori formativi per diventare speaker radiofonici, hanno realizzato e condotto podcast, sono stati accompagnati in percorsi tematici dedicati alla cittadinanza attiva e responsabile assieme a loro coetanei di altre città e hanno trovato negli strumenti digitali una risorsa per raggiungere opportunità inesplorate, provando così ad abbattere le distanze fisiche che li hanno costretti in casa.
#Youthefuture – che per il suo il valore ha ricevuto il patrocinio di Rai per il Sociale e che ha come partner media la TGR Rai – è un progetto trasversale a cui hanno partecipato 5.567 bambini e adolescenti (inizialmente se ne stimavano circa 3.200), in 83 scuole primarie e secondarie di 12 città italiane: Ancona, Avellino, Chieti, Crotone, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Praia a Mare e Scalea (Cosenza), Roma e Velletri (Roma).
Le riunioni di redazione virtuali tra compagni di classe, in collegamento con altre scuole e città, hanno consentito, anche nel periodo di chiusura delle scuole in presenza, di affrontare questioni fondamentali: dai diritti dell’infanzia alle difficoltà della DAD, dalle opportunità e i pericoli della rete alla costruzione della propria identità al tempo dei social network. Questi, infatti, sono alcuni dei temi messi al centro delle dirette radiofoniche condotte dai ragazzi di #youthefuture e trattati nei 155 podcast realizzati nell’ambito del progetto.
Nel corso dell’anno, sono stati realizzati 49 laboratori dedicati oltre che ai ragazzi, al coinvolgimento di circa 580 docenti e 360 famiglie. Uno degli assi portanti di #youthefuture è stato, infatti, quello della formazione non solo degli studenti ma anche di docenti, dirigenti scolastici e genitori al fine di favorire il benessere degli alunni, rafforzare le loro motivazioni allo studio e ridurre così il rischio di dispersione scolastica. Tutto ciò attraverso la realizzazione di laboratori partecipativi e momenti di confronto tra studenti e docenti, percorsi di formazione rivolti a presidi e insegnanti e, infine, azioni di sostegno alle famiglie per affrontare la crisi e supportare a loro volta il percorso educativo dei figli.
La partnership tra Save the Children e Fondazione Cassa Depositi e Prestiti ha inoltre visto protagonisti i dipendenti stessi del Gruppo CDP che, attraverso un’attività di volontariato d’impresa, hanno condotto attività di mentoring e tutoring rivolte a 125 studenti coinvolti nel progetto, realizzando con loro workshop formativi sui temi della sostenibilità, dell’innovazione e del digitale.
“Il progetto che abbiamo promosso in partnership con Save The Children – ha dichiarato Mario Vitale, Direttore Generale di Fondazione CDP – è il primo passo di un ambizioso programma che Fondazione CDP intende avviare nei prossimi anni per combattere la povertà educativa e la dispersione scolastica, fenomeni drammatici che affliggono il nostro Paese e che rischiano, se non interveniamo subito, di ipotecare irrimediabilmente il futuro delle nuove generazioni. Investire davvero nel domani – ha proseguito Vitale – significa anzitutto valorizzare la risorsa più preziosa del Paese, il suo capitale umano, affrontando con decisione le emergenze educative del presente, in particolare nelle aree ad elevata criticità sociale. Fondazione Cdp vuole essere al fianco delle comunità educanti per garantire ai ragazzi le adeguate opportunità e il diritto di essere protagonisti del loro futuro”.
“È stato un anno scolastico particolarmente difficile per i bambini e adolescenti, molti di loro si sono sentiti trasparenti agli occhi degli adulti alle prese con le difficoltà generate dalla pandemia e dalle sue conseguenze economiche e sociali. Tuttavia, i ragazzi non hanno perso la volontà di farsi ascoltare e di essere protagonisti della loro vita e delle loro scelte. I risultati di #youthefuture mostrano come mezzi quali la radio o i podcast possano trasformarsi in opportunità straordinarie di confronto e di crescita, aiutando i ragazzi ad acquisire consapevolezza del loro ruolo sociale in una società che sta cambiando”, spiega Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro. “Si è trattato di un percorso impegnativo e sfidante, portato avanti con un partner di rilievo come Fondazione CDP, che è stato sempre al nostro fianco e che ha investito con attenzione e dedizione nel sostegno di questo progetto per la promozione dello sviluppo dell’infanzia, la formazione, la crescita delle competenze tecniche, la cultura e l’inclusione sociale. Il nuovo anno scolastico rappresenterà per i bambini e i ragazzi una nuova sfida, e sarà necessario continuare a sostenere una alleanza educativa tra famiglie, scuole e reti del privato-sociale per favorire la loro piena partecipazione con consapevolezza e impegno civico”.