E’ partita con successo la missione per la messa in orbita diTiangong-2, il modulo principale della stazione spaziale sperimentale cinese. Il lancio è avvenuto dal China Jiuquan Satellite Launch Center, nel deserto dei Gobi (Mongolia) con un lanciatore Long March 2F.
Tiangong-2 (letteralmente “Palazzo del Paradiso”) pesa poco più di 8 tonnellate ed è stata rilasciata a circa 390 chilometri di quota. A ottobre il modulo sarà raggiunto da due taikonauti, che voleranno in orbita a bordo della capsula Shenzhou-11, che decollerà a bordo di un Long March 7 dallo spazioporto di Wenchang. Quella della Shenzhou-11 sarà la prima missione con equipaggio cinese dal 2013. Nel corso dei 30 giorni in orbita, i due taikonauti testeranno le funzionalità della navetta e installeranno alcuni payload scientifici, tra cui POLAR, un progetto congiunto sino-svizzero-polacco per lo studio dei raggi gamma.
Tra gli obiettivi principali della missione, la manovra di rendezvous e attracco spaziale tra Tiangong-2 e Shenzhou-11, diversi test delle tecnologie chiave che serviranno a supportare le missioni umane di lunga durata: vita, salute e lavoro dei taikonauti cinesi in orbita.
“E’ un’ulteriore conferma del Grande Balzo verso le stelle della Cina”, ha detto il Presidente dell’ASI, Roberto Battiston, presente al lancio con la responsabile delle relazioni internazionali Gabriella Arrigo. “La Cina è un grande paese con delle grandi sfide per le quali la new space economy può fornire diverse key application – ha proseguito Battiston – Tra Italia e Cina ci sono partnership consolidate come dimostra l’importante contributo dell’ASI alla missione, relazioni che nel futuro si rafforzeranno”.
La stazione ASI di Malindi (Kenia) svolgerà infatti l’importante ruolo di Base Station Controller per la missione. Tra le attività principali del team, la misurazione delle orbite, la ricezione dei dati di telemetria, l’invio di comandi tramite uplink e la trasmissione in real time al controllo spaziale cinese. Malindi garantirà anche le trasmissioni voce tramite il sistema VHF.
Tiangong-2 arriva dopo la prima missione, Tiangong-1, che aveva effettuato test di attracco di una navicella con uomini a bordo, eseguiti con successo dalle Shenzhou 9 e 10. A bordo portavano entrambe tre astronauti, tra cui una donna, che rimasero in orbita alcuni giorni. Benché il modulo Tiangong-2 sia già un’evoluzione del primo, con nuove attrezzature scientifiche e capace di ospitare equipaggi di tre persone fino a 30 giorni consecutivi, la sua vita operativa terminerà probabilmente nel 2018 quando la Cina inizierà la costruzione della propria prima vera stazione spaziale permanente, la Tianhe-1.