Dopo essere stato presentato con successo alla 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, al Deauville American Film Festival, al Mill Valley Film Festival e al Toronto International Film Festival, arriva nelle sale italiane “In Dubious Battle – Il Coraggio degli Ultimi ” diretto James Franco e tratto dall’omonimo romanzo del 1936 del Premio Nobel John Steinbeck, tradotto in Italia da Eugenio Montale con il titolo la Battaglia.
Ambientato in un’America anni ’30 in piena lotta tra lavoratori e capitalisti, è la storia di un uomo che, in disperata lotta per il riconoscimento dei propri diritti fondamentali, cerca di organizzare uno sciopero dei raccoglitori di frutta nel sud della California.
In Dubious Battle porta sul grande schermo la sofferenza, gli stenti e il coraggio della popolazione rurale della Grande Depressione, un dipinto corale che vanta, oltre Franco, un cast del calibro di Nat Wolff, Selena Gomez, Vincent D’Onofrio, Ed Harris, Sam Shepard, Ashley Greene, Josh Hutcherson, John Savage e ancora con Robert Duvall e Bryan Cranston. Distribuito da Ambi Media Italia, il film sarà al cinema dall’8 giugno.
Sinossi
Sullo sfondo dell’America della Grande Depressione, Mac e Jim, due attivisti politici, si infiltrano in un gruppo di braccianti raccoglitori di mele della California, per convincerli a scioperare e lottare contro i padroni per il riconoscimento dei propri diritti. Una storia corale tratta da uno fra i più potenti e forse meno conosciuti romanzi di Steinbeck, tradotto nell’edizione italiana da Eugenio Montale con il titolo “La Battaglia”.
Il Romanzo
Il Titolo “In Dubious Battle” è un riferimento a un brano del Paradiso perduto di John Milton. Da questo libro si evince il grande interesse di Steinbeck per ciò che accade nella mente e nel cuore degli uomini quando si muovono, non come individui singoli ma come membri di un gruppo. “In Dubious Battle” è il suo tentativo di studiare un tipico sciopero a metà della grande depressione in termini bionomici (disciplina che studia le leggi che governano i processi vitali). Nel 1958, il critico Alfred Kazin proclamò “In Dubious Battle ” e “Furore” come i suoi libri più potenti. Il presidente Barack Obama, in un’intervista al New York Times, ha detto che “In Dubious Battle” è il suo libro preferito.