Inizia la stagione “calda” degli adempimenti fiscali per imprese e privati cittadini. La prima scadenza all’orizzonte riguarda l’imposta sugli immobili. Terminata la quarantena il calendario fiscale ha ripreso la sua tradizionale regolarità e se non è cambiato il quando pagare l’acconto imu 2020, è cambiata la platea che sarà tenuta a versarla. Il Decreto Rilancio del governo Conte, infatti, ha tenuto conto delle pesanti ricadute economiche che l’emergenza sanitaria ha avuto sul comparto turistico.
Quando pagare l’acconto imu 2020
Con l’entrata del mese di giugno, arriva il tempo delle dichiarazioni dei redditi e dei primi adempimenti fiscali per i cittadini. Se nei mesi di quarantena le scadenze fiscali erano state sospese, ora che si sta tornando alla normalità, il criterio adoperato è diverso. Le scadenze restano invariate ma ci saranno categorie di contribuenti che saranno esentati dal pagamento. Consideriamo, ad esempio, l’imu il cui acconto si versa entro il 16 giugno, per il 2020 la scadenza resta quella fissata in precedenza ma non saranno tutti a versarla.
Chi sarà esentato dal pagamento dell’acconto imu
Se pensiamo a cos’è l’imu, sappiamo che sono tenuti a versarla tutti coloro che sono proprietari di un immobile, che sia un terreno, un appartamento, una palazzina o anche un garage. L’unica eccezione è costituita dalla “prima casa”, la casa cioè nella quale si ha la residenza. Quest’anno, in seguito all’emergenza sanitaria da Covid 19 che ha causato una forte crisi economica in tutto il Paese, il governo attraverso il Decreto Rilancio ha deciso di allargare la fascia dei contribuenti esenti dal pagamento imu. Vediamo chi non dovrà pagarla:
- immobili appartenenti alla categoria D/2. Vale a dire gli alberghi e le pensioni;
- immobili all’interno di stabilimenti balneari, lacuali e fluviali;
- immobili compresi negli stabilimenti termali;
- strutture ricettive quali villaggi turistici, ostelli della gioventù, bed and breakfast, campeggi, residence, colonie marine e montane, affittacamere, case e appartamenti vacanze;
L’esenzione dall’acconto imu è possibile solo nel caso in cui il proprietario dell’immobile sia al tempo stesso anche il gestore dell’attività.
La parola ai Comuni
Molti comuni, quindi, soprattutto quelli a vocazione turistica, riceveranno a giugno minori entrate. A questo proposito, per compensare il grosso calo, l’aliquota è stata elevata di un punto anche se il Governo ha creato un fondo apposito, detto salva Comuni, che ammonta a oltre 74 milioni di euro. Il Decreto Rilancio consente ai Comuni di decidere in autonomia se prorogare la scadenza del 16 giugno per il pagamento dell’acconto imu 2020. Alcuni lo hanno già fatto come Matera che ha prorogato il pagamento dell’acconto al 16 luglio, o come San Giorgio Bigarello che l’ha differito al 16 settembre. La data del saldo resta fissata al 16 dicembre 2020.
Immagine di copertina foto di Gianni Crestani da Pixabay