Le strutture di ricezione turistica che si aprono al digitale possono usufruire di un credito d’imposta pari al 30%: è questa la novità principale del decreto firmato dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, e ora inserito in Gazzetta Ufficiale.
Risulta possibile usufruire di un credito d’imposta del 30% sulle seguenti voci di spesa:
Acquisto di impianti wi-fi
Acquisto di modem e router
Dotazione di hardware aventi l’obietivo d’implementare la ricezione dei dispositivi mobile
Consulenza per la realizzazione di siti ottimizzati per mobile
Acquisto di programmi funzionali alla vendita di servizi e al miglioramento dei servizi di prenotazione
Acquisto di spazi pubblicitari online aventi l’obiettivo di promuovere la struttura
Investimenti in corsi di formazione per il personale, ovviamente inerenti il mondo digitale
Consulenze relative alla comunicazione e al marketing digitale
Quali realtà possono fare richiesta per il succitato credito d’imposta? Le strutture alberghiere, gli alberghi diffusi, le case per vacanze, gli affittacamere, i residence, gli ostelli per la gioventù, i b&b, i rifugi di montagna, i ristoranti, i tour operator, le agenzie di viaggi.
Il beneficio del credito d’imposta è valido su una spesa massima di 41.666€. L’effettiva entità della cifra investita dovrà essere validata da un revisore legale o da un commercialista. Possono essere oggetto della succitata agevolazione le spese effettuate dal 2014 al 2016.
L’accesso al beneficio è regolato da un’apposita domanda che deve essere inviata telematicamente al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. L’istanza può essere accolta nei limiti degli stanziamenti annui disponibili. Quali sono le tempistiche previste per la presentazione delle domande? Le imprese possono fare istanza per il credito d’imposta al Ministero per i Beni e le Attività Culturali in un preciso intervallo temporale, ossia dal 1° gennaio al 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui sono state effettuate le spese per l’implementazione dei servizi digitali in azienda. Entro 60 giorni dalla presentazione della domanda il Ministero comunica l’esito alla realtà aziendale richiedente, con specificazione dell’importo preciso spettante. Le risorse finanziarie vengono assegnate tenendo conto prima di tutto dell’ordine cronologico con cui vengono presentate le domande. L’importo massimo spettante a ciascuna realtà aziendale legata ai servizi di ricezione turista è di 12.500€ per i periodi d’imposta 2014, 2015 e 2016.