(Adnkronos) – “Per aumentare l’attrattività dell’Italia è importante fare squadra con il country manager che è l’ambasciatore della possibilità di investire in un paese e per farlo serve un’attenzione dal punto di vista regolatorio, codici doganali per l’Export, tutte cose su cui un rapporto pubblico privato è fondamentale e su cui, specialmente a livello europeo, l’Italia può e deve fare di più. Paesi come Francia e Germania lo hanno fatto in passato e ne hanno avuto un beneficio evidente dal punto di vista degli investimenti diretti esteri”. Ad affermarlo è Marco Hannappel, presidente e Amministratore Delegato Philip Morris Italia, a margine del Annual Meeting dell’Advisory Board Investitori Esteri (Abie) di Confindustria presso la Luiss.
“Nel 2016 – sottolinea – abbiamo fatto la più grande fabbrica fatta in Italia din questo secolo, oltre un miliardo e duecento milioni di investimento ed esperta in oltre quaranta paesi nel mondo. Un investimento anche agricolo, investiamo 500 milioni in cinque anni per l’agricoltura italiana, e digitale con tre centri, due al Sud, Taranto e Marcianise, e uno in apertura a Terni. Un totale di 41mila posti di lavoro in sette anni su un prodotto che non esisteva perché produciamo il tabacco riscaldato che oggi esporta di più di filiere nazionali storiche come l’olio d’oliva o i motorini”.
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