L’UE sta lavorando per rafforzare la cooperazione e il coordinamento tra i funzionari di collegamento inviati nei paesi terzi dagli Stati membri o dall’UE per occuparsi di questioni legate all’immigrazione. A tale scopo, il Consiglio ha adottato oggi un regolamento al fine di migliorare il funzionamento della rete europea di funzionari di collegamento incaricati dell’immigrazione.
Le nuove norme UE sull’immigrazione
Tra le nuove norme figurano le seguenti disposizioni:
- un comitato direttivo a livello di UE per rafforzare la gestione della rete e il coordinamento tra i funzionari di collegamento incaricati dell’immigrazione, mantenendo al tempo stesso la competenza delle autorità che procedono al distacco in modo da garantire l’efficacia e chiare linee di comunicazione
- un ruolo rafforzato dei funzionari di collegamento nella lotta al traffico di migranti
- i funzionari di collegamento procederanno alla raccolta di informazioni per aiutare i paesi terzi a prevenire i flussi migratori illegali e sostenere la gestione delle frontiere alle frontiere esterne dell’UE
- i funzionari di collegamento possono inoltre assistere gli Stati membri nell’agevolare i rimpatri volontari di cittadini di paesi terzi che soggiornano illegalmente
- saranno stanziati fondi a sostegno delle attività dei funzionari di collegamento incaricati dell’immigrazione, che saranno assegnati d’accordo con il comitato direttivo
I funzionari di collegamento incaricati dell’immigrazione sono inviati nei paesi terzi dagli Stati membri e dall’UE per instaurare e mantenere contatti con le autorità del paese ospite sulle questioni legate alla migrazione (prevenzione e contrasto della migrazione illegale, facilitazione dei rimpatri, gestione della migrazione legale).
Nel 2004 l’UE ha adottato un regolamento che crea una rete di funzionari di collegamento incaricati dell’immigrazione con l’obiettivo di coordinare gli sforzi degli ufficiali che operano in un paese terzo o una regione di un paese terzo. Tuttavia, con quasi 500 funzionari di collegamento incaricati dell’immigrazione attualmente distaccati dagli Stati membri in oltre 100 paesi, continuano a esserci lacune in materia di coordinamento, che saranno affrontate dalle nuove norme.