Secondo le più recenti elaborazioni di Fondazione ISMU su dati Istat e Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità (Orim) che tengono conto delle ultime revisioni post-censuarie, si valuta che al 1° gennaio 2021 gli stranieri residenti in Italia di religione cristiana (oltre 2,8 milioni, pari al 56,2% del totale dei residenti stranieri) siano più del doppio dei residenti stranieri musulmani (meno di 1,4 milioni[1], pari al 27,1% del totale). Tra gli stranieri di fede cristiana i più numerosi sono i cristiani ortodossi (1,6 milioni, pari al 32,3% del totale delle appartenenze religiose tra gli immigrati), seguiti da cattolici (855mila, pari al 17%), cristiani evangelici (164mila, pari al 3,3%), altri cristiani (152mila, pari al 3%) e copti (32mila, pari allo 0,6%).
Dall’analisi delle stime preliminari, al 1° gennaio 2021 rispetto alla situazione dei 24 mesi antecedenti, si rileva da un lato una diminuzione sia della componente musulmana (-8,4%) sia di quella cattolica (-8,1%), dall’altro un aumento degli ortodossi (+8,3%).
Tra gli stranieri di fede cristiana, gli ortodossi sono quasi il doppio rispetto ai cattolici. Al 1° gennaio 2021 la maggioranza assoluta degli stranieri residenti che professano il cristianesimo è di religione ortodossa (57,5%), quasi il doppio rispetto ai cattolici (30,2%).
Il report completo di dati e tabelle è disponibile al seguente link: https://www.ismu.org/wp-content/uploads/2021/06/Lappartenenza-religiosa-degli-stranieri-residenti-in-Italia.-Prime-ipotesi-al-1%C2%B0-gennaio-2021.pdf