Complessivamente le immatricolazioni (1.209.551 vetture) in Europa e nei Paesi Efta sono cresciute del +6,9%, con un +8,1% del primo quadrimestre 2015 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tra i mercati principali solo l’Italia, con un +24,2%, supera la media europea, mentre Germania (+6,3%), Regno Unito (+5,1%), Spagna (+3,2%, dopo mesi di grande crescita) e Francia (+2,3%) restano sotto il dato medio complessivo.
Per il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi: “Italia, Portogallo e Grecia – Paesi sin qui maggiormente in difficoltà sul fronte del mercato dell’auto – registrano un rimbalzo che sino ad oggi era riuscito solo alla Spagna (+23,9% nel primo quadrimestre). Spagna aiutata però dal piano statale Pive per sostenere la domanda. In Italia invece, nella totale assenza delle istituzioni, le uniche iniziative arrivano dalle promozioni delle Case e dal conseguente sacrificio dei concessionari, costretti a rinunciare a gran parte delle proprie marginalità per alzare i volumi.
Sacrificio che può durare un periodo molto limitato perché non sostenibile dai nostri bilanci. Per questo temiamo che il ‘rimbalzo’ italiano possa essere di breve durata”. Per Pavan Bernacchi: “Noi concessionari continuiamo ad essere scettici ritenendo che solo un programma governativo di serie misure di sostegno alla domanda privata potrebbe determinare una svolta strutturale in un momento in cui si riscontrano segnali di reattività del mercato.
Stiamo parlando – ha concluso il presidente della Federazione che rappresenta tutti i concessionari italiani di auto, veicoli commerciali, industriali e autobus – di Iva agevolata e della possibilità di favorire la detraibilità e deducibilità per gli acquisti aziendali”.