Il progetto del Rotary Club Como è nato diversi anni fa dalla constatazione che questo monumento costruito nel 1927 in occasione del bicentenario della nascita di Alessandro Volta, appariva poco curato e bisognoso di una maggiore attenzione, sia per rivedere gli impianti tecnici che per migliorare l’accesso del pubblico e promuovere le visite in uno scenario di grande bellezza.
Si decise di proporre un progetto pluriennale per esaminare e discutere il modo di gestione con gli enti preposti, il Comune di Como proprietario del monumento ed il Comune di Brunate e di studiare un aggiornamento tecnico per verificare la possibilità di installare un sistema di luci LED, cioè l’ultima derivazione della scoperte di Volta che tutti installeremo per risparmiare energia ed avere una illuminazione più flessibile nelle nostre strade e case nei prossimi anni.
Seguendo le proposte del Rotary Club Como i due Comuni hanno trovato un accordo secondo il quale Brunate si occuperà della gestione degli accessi e della manutenzione ordinaria mentre Como rimane proprietario del monumento, il tutto nel quadro di una migliore divulgazione della figura di Volta sia dal punto di vista storico e scientifico che turistico.
La scoperta che una casa neozelandese leader nella segnalazione marittima aveva messo a punto e iniziato a fornire fari con luci LED ha dato l’inizio al progetto tecnico che ha compreso un rinnovamento completo della parte elettrica e di generazione luce e del sistema di supporto e rotazione.
L’impianto elettrico è stato sostituito con elementi a norma adatti all’impianto luci rinnovato, separando questo dalla alimentazione degli altri servizi posti sulla sommità.
L’illuminazione notturna della scalinata, prima costituita da lampade al neon di serie è stata sostituita da una luce LED continua che migliora l’illuminazione della salita e consente anche una visione notturna del monumento molto attraente. Le condotte dei cavi lungo la scala di accesso sono state sostituite da due tubi in acciaio inox che accompagnano la luce LED.
Il sistema di supporto e rotazione delle luci del faro costruito nel 1927 era basato sull’appoggio del sistema delle luci su un bagno anulare di mercurio che assicurava perfetta planarità e assenza di attrito. La presenza di mercurio in quantità importante costituiva un rischio ecologico non accettabile. Il mercurio e le parti contaminate sono state asportate da una azienda specializzata e non ne rimane traccia.
Il nuovo sistema luci LED ruota su un supporto rotante a sostegno oleodinamico e si basa su tre coppie di lampade LED che producono i tre colori della bandiera nazionale accoppiate a lenti di Fresnel che ne dirigono il fascio luminoso. Tutto il sistema risponde alle rigidissime prescrizioni di qualità adottate nella segnalazione marittima ed è dotato di sistema segnalazione guasti e possibilità di gestione remota.
Il faro a luci LED è uno dei primi in funzione nel mondo, rappresenta un risparmio dell’80% in termini di consumo energetico e molto maggior durata di lampade ed impianti