(Adnkronos) – Ilaria Salis è stata arrestata in Ungheria per aver “brutalmente aggredito” dei cittadini ungheresi, insieme ad altri, selezionandoli “casualmente”, in base al loro “abbigliamento”. Lo sostiene, intervenendo in italiano, l’eurodeputata di Fidesz Enyko Gyori (Non Iscritti), intervenendo nella plenaria a Strasburgo. Gyori lamenta che il dibattito sul caso Salis viola un articolo del regolamento parlamentare, “viola i valori europei. Uno Stato membro, l’Ungheria è gravemente accusata e, in quanto deputato ungherese, non mi è concesso il diritto di intervenire nel dibattito”.
“Questo – aggiunge – non rispetta il principio del giusto procedimento, va contro lo Stato di diritto. Il Parlamento Europeo sta assumendo il ruolo di un Tribunale e non concede la parola all’accusato. Mi chiedo, presidente, che tipo di procedura è questa, mentre la situazione di base è che una cittadina italiana è stata arrestata a Budapest per aver brutalmente aggredito cittadini ungheresi, insieme ad altri, selezionando casualmente le loro vittime in base al loro abbigliamento”.
“Tutto è stato registrato dalle telecamere di sorveglianza e questa è la persona che ci accusa di trovarsi in condizione non degne. Presidente, come mai non dare l’opportunità di un intervento ungherese?”, ha concluso Gyori. La presidente Roberta Metsola ha ringraziato Gyori per aver sollevato il punto e ha assicurato che verrà verificata la fondatezza della sua obiezione, in base al regolamento dell’Aula. L’eurodeputata insiste quindi a chiedere la parola durante il dibattito sul caso.
“L’articolo 137.4 del regolamento – dice in plenaria – è un importante articolo sul diritto di un deputato di essere rispettato in dibattito. In questo dibattito non viene permesso all’Ungheria di fare un intervento, mentre ci accusano di cose molto gravi. La verità è che un criminale, cioè una persona, una cittadina italiana, ha commesso dei crimini molto gravi in Ungheria. E’ in carcere e ci accusa di condizione non degne, mentre lei si è trovato chiaramente che ha mentito, durante la procedura legale”, conclude.
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