La nota virologa italiana Ilaria Capua mette la relazione il “curare la terra” con la recente epidemia. Secondo la scienziata la comparsa di questo coronavirus (Sars-CoV-2) si può considerare uno stress test in grado di misurare la fragilità del nostro sistema.
Ilaria Capua: “curare la terra” e lo “stress-test”
Una sorta di stress-test quello che la terra sta affrontando in questo momento di fase 2 da emergenza Covid-19. Questo il “pensiero” della nota virologa Ilaria Capua che condivide all’interno del suo ultimo libro intitolato “Il dopo – Il virus che ci ha costretto a cambiare mappa mentale”.
Quando noi ripartiamo, non siamo le stesse persone. Le pandemie sono eventi catastrofici, ma sono anche degli aggiustatori, dei rimodellatori sociali: obliterando il passato, offrono lo spazio e la flessibilità per far entrare il nuovo. Questo «nuovo» tanto decantato — e tanto spaventoso al contempo — è il futuro al quale stiamo andando incontro.
Quindi, non solo Stress-test ma anche (come dice la stessa scienziata) grande occasione per la ripartenza. Uno sguardo al futuro tenendo da adesso in poi conto della natura.
Gli effetti della quarantena sulle acque italiane
Una natura che prova a ripartire dopo due mesi di quarantena. Un lockdown che pare abbia portato molti benefici alle acque italiane. Sono di dominio pubblico le immagini dei canali di Venezia molti più puliti rispetto al mese di Gennaio 2020. Altra prova a sostegno di questa tesi arriva, invece, dal meridione con il fiume Sarno (famoso per essere uno dei più inquinati d’Europa) nel quale erano tornati a nuotare diversi pesci. La situazione nel fiume campano non è però perdurata visto che con l’inizio della fase 2 sono tornati gli sversamenti di rifiuti tossici nelle acque del Sarno.
Un’aria più… respirabile
Il lockdown ha permesso non solo alle acque del nostro territorio nazionale di pulirsi ma anche alla concentrazione di CO2 di essere meno nell’aria. Secondo un recente studio del Center for Research on Energy and Clean Air che è riusciuta a quantificare quanto sia diminuito l’inquinamento in un mese in Europa e cosa comporta questa aria più pulita. I numeri fanno davvero ben sperare anche per il futuro: il miglioramento della qualità dell’aria nel corso dell’ultimo mese ha portato a 11.000 decessi in meno per inquinamento nel Regno Unito e in altre parti d’Europa.