L’agenzia dell’ONU World Food Programme (WFP) continuerà a sostenere 220.000 persone che vivono nell’insicurezza alimentare nelle aree colpite dal conflitto dell’Ucraina dell’est per tutto il 2017, sostenendo contemporaneamente gli sforzi per una ripresa rapida.
A circa tre anni dall’inizio del conflitto, la situazione della sicurezza nell’est Ucraina rimane tesa. Si stima che 3,1 milioni di persone abbiano bisogno di assistenza umanitaria, mentre le comunità in tutto il paese continuano a subire le conseguenze negative del conflitto. Conflitti a fuoco e bombardamenti in molte zone calde lungo la linea di contatto continuano a minacciare le vite di molti civili, aggravando le loro sofferenze.
“La situazione sta peggiorando ancora, dal momento che i prezzi stanno rapidamente aumentando in confronto ai redditi, e ciò limita la capacità delle famiglie di potersi permettere il cibo di cui hanno bisogno”, ha detto Dorte Ellehammer, Rappresentante del WFP in Ucraina. “I prezzi degli alimenti stanno aumentando proprio quando i redditi delle famiglie subiscono l’impatto della disoccupazione, vediamo molte famiglie che fanno ricorso a strategie di adattamento negative a causa delle difficoltà economiche”.
Nel 2017, il WFP continuerà a distribuire assistenza alimentare a 70.000 tra le persone più vulnerabili, sulla base dell’urgenza dei bisogni. Il WFP prevede di assistere le persone anziane, le famiglie con madri single, i malati cronici o persone disabili, oltre a quanti non ricevono nessuna altra forma di assistenza umanitaria. Con la continuazione del conflitto, molti cittadini ucraini sono diventati più vulnerabili a causa della mancanza di sufficienti benefit sociali a copertura delle spese per vivere e per alimentarsi.
Il WFP continuerà a potenziare l’uso dei trasferimenti di contante laddove possibile e compatibilmente con la disponibilità di istituzioni finanziarie e con le condizioni dei mercati.
In primavera e in estate, il WFP e i suoi partner implementeranno dei progetti su piccola scala per una ripresa rapida, al fine di migliorare i mezzi di sostentamento locali, di aumentare i redditi, di diversificare i raccolti e di riabilitare gli asset produttivi.
“Senza interventi a medio e lungo termine, un numero maggiore di persone richiederà assistenza umanitaria nei mesi a venire e nei prossimi anni”, ha aggiunto Ellehammer.
Saranno 150.000 le persone, identificate tra quelle a moderata insicurezza alimentare, cioè che hanno difficoltà a trovare o acquistare, giornalmente, cibo sufficiente per condurre una vita sana, a partecipare ad attività di ‘cibo in cambio di formazione’ e ‘cibo in cambio di beni’, che saranno adattate al contesto locale e basate sulla disponibilità dei finanziamenti.
Da novembre 2014, il WFP ha fornito assistenza alimentare d’emergenza a sfollati, a quanti ritornano e a chi risiede nell’est Ucraina, distribuendo razioni mensili di cibo e assistenza alimentare attraverso trasferimenti di contante o voucher. Ad oggi, circa 850.000 tra le persone più vulnerabili colpite dal conflitto hanno ricevuto cibo dal WFP, nonostante il conflitto in corso e una volatile situazione della sicurezza che ha ristretto i movimenti dello staff umanitario.
“Il WFP è grato ai donatori che hanno contribuito o promesso di sostenere le persone in Ucraina quest’anno, in particolare i governi della Germania e dell’Italia, che sono stati i primi a contribuire”, ha spiegato Ellehammer.
La Germania e l’Italia hanno contribuito con, rispettivamente, 3 milioni di Euro e 0,7 milioni di Euro al WFP in Ucraina.
Il WFP ha urgente bisogno di oltre 30 milioni di dollari per fornire assistenza alimentare di cui si ha urgente bisogno in est Ucraina fino a dicembre 2017.